Supercoppa TIMVISION: Come un anno fa, sconfitta in finale la Fiorentina per 2-0…
La Supercoppa TIMVISION vede ancora bianconero. Come poco più di un anno fa, la Juventus si aggiudica il trofeo in finale sulla Fiorentina, esattamente con lo stesso punteggio con cui si impose nell’ottobre 2019 a Cesena: sul terreno di gioco di Chiavari finisce con un 2-0 mai in discussione, frutto di novanta minuti in assoluto controllo della sfida e di due reti di un’incontenibile Barbara Bonansea.
Alle viola non riesce l’impresa di azzerare in una gara secca quei sedici punti di differenza che si sono concretizzati in campionato in appena dieci giornate disputate. L’ultimo atto della Supercoppa TIMVISION – per la prima volta a quattro squadre, vista la mancata assegnazione della Coppa Italia nella scorsa stagione – ha così sottolineato nuovamente la forza delle bianconere in ambito nazionale.
“Al di là dei trofei che si alzano e della bacheca dei trofei che si amplia – è il commento a fine gara del tecnico della Juventus, Rita Guarino – è importante vedere una crescita della squadra. In semifinale contro la Roma avevamo fornito una prestazione al di sotto delle nostre qualità e oggi ho chiesto questo: un riscatto dal punto di vista del gioco. E le ragazze hanno esaudito in pieno il mio desiderio”.
La partita. Rispetto alla semifinale di mercoledì contro la Roma, Rita Guarino recupera al centro della difesa capitan Gama e Giuliani tra i pali. A centrocampo Pedersen prende il posto di Rosucci mentre in attacco confermatissimo il tridente composto da Hurtig, Bonansea e Girelli. Nella Fiorentina, mister Melani – nuovamente in panchina vista l’indisponibilità di Cioncotta – conferma l’undici vincente contro il Milan, in un 4-4-2, con centrocampo in linea, in cui davanti Tatiana Bonetti è chiamata a ispirare Sabatino.
Nei primi minuti di gioco le due squadre si studiano senza sbilanciarsi troppo, come l’alta posta in gioco impone in questi casi. Al 16’ la prima vera occasione da rete è così un’invenzione di Hurtig sulla fascia sinistra: l’attaccante svedese salta secco la sua marcatrice diretta, ma il suo invito rasoterra a centro area non viene raccolto da nessuna compagna di squadra. La Fiorentina appare scossa dal pericolo subito e per qualche minuto è incapace di arrivare nella metà campo juventina. Le bianconere insistono nel produrre gioco e nel giro di due minuti Schroffenegger è decisiva nel mantenere il punteggio ancorato sullo 0-0: prima (23’), sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nell’allungarsi su Pedersen, quindi (24’) è ancora fenomenale su Girelli lanciata a rete. Al 30’ è Quinn a ribattere una conclusione a botta sicura di Pedersen, mentre tre minuti più tardi è Sabatino a sprecare una buona occasione in contropiede, preferendo la conclusione dalla grande distanza anziché servire Kim sulla destra. È comunque la scossa tanto attesa dalle viola, finalmente capaci di controbattere alle offensive bianconere dopo un lungo monologo delle ragazze di Rita Guarino. Ma proprio quando la gara sembra nuovamente sul filo dell’equilibrio nell’economia del gioco, Barbara Bonansea (39’) mostra tutte le sue doti regalando il vantaggio alla Juve: dribbling su Zanoli e diagonale rasoterra di sinistro che beffa Schroffenegger, tradita dal rimbalzo della sfera. Il primo tempo si chiude così sul meritato vantaggio per le bianconere, perfino esiguo per quanto visto sul terreno di gioco di Chiavari.
La ripresa si apre con una Fiorentina più intraprendente e con il baricentro più alto, ma le viola faticano a creare vere occasioni da rete e al decimo è nuovamente Bonansea a mettere il proprio nome sul tabellino della partita. Stavolta l’azzurra finalizza di destro, con un tiro di collo al volo dal limite dell’area, portando le bianconere sul doppio vantaggio. Un colpo che suggella la prestazione della Juventus, padrona assoluta del campo, tanto da non disdegnare ancora alcune sortite offensive nonostante il 2-0 a proprio favore. Al 24’ è Boattin a mancare l’eurogol solo per una questione di centimetri: la sua conclusione, potente e precisa dai trenta metri, si stampa in pieno sulla traversa. È in sostanza l’ultima vera emozione di una partita che la Juventus non ha mai dato l’impressione di potersi fare sfuggire, di fronte ad una Fiorentina che, al di là delle assenze, è mancata nelle sue giocatrici più rappresentative, Bonetti e Sabatino, e che anche dalla statunitense Kim – una delle migliori in campo nella semifinale contro il Milan – non ha avuto l’apporto sperato.