“Bene. Ottima notizia! Era ora!” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia dell’apertura, da parte dell’Antitrust, di nove procedimenti nei confronti di società di calcio di serie A per clausole vessatorie nei contratti di acquisto di abbonamenti e biglietti per le partite. Si tratta di Juventus, Inter, Milan, Lazio, Roma, Atalanta, Cagliari, Genoa e Udinese.
“E’ inaccettabile che i tifosi non vengano rimborsati in caso di chiusura dello stadio o se una partita viene rinviata. E’ una cosa che succede per ogni tipo di spettacolo ed evento, non ci capisce perché non avvenga anche nel calcio. E’ un diritto sacrosanto del consumatore pagare solo a condizione di poter assistere all’evento” conclude Dona.
Per l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato lo scopo dei procedimenti è valutare la possibile vessatorietà di alcune clausole contenute nelle condizioni generali di contratto relative all’acquisto dell’abbonamento annuale e del biglietto per la singola partita. Si tratta, in particolare, di quelle clausole che non riconoscerebbero il diritto dei consumatori: ad ottenere il rimborso di quota parte dell’abbonamento o del singolo titolo di accesso in caso in caso di chiusura dello Stadio o di parte dello stesso; ad ottenere il rimborso del titolo di accesso per la singola gara in caso di rinvio dell’evento, sia per fatti imputabili alla società, sia quando tale circostanza prescinda dalla responsabilità di quest’ultima; a conseguire il risarcimento del danno qualora tali eventi siano direttamente imputabili alla società.