Le prime quattro della classifica in fila a distanza di quattro punti. La Serie A TIM si presenta al termine dell’ottava di ritorno con la Juventus che aumenta il vantaggio in vetta e l’Atalanta che accorcia sulla Lazio vincendo lo scontro diretto in rimonta.
A Bergamo si è vista una gara incredibile, con la squadra di Inzaghi a dominare la prima parte di gara e quella di Gasperini a riprenderla poco alla volta. Il vantaggio laziale nasce da una sfortunata deviazione nella propria porta di De Roon al 5′. All’11’ Milinkovic-Savic fa partire un preciso destro da fuori imprendibile per Gollini. L’Atalanta non si demoralizza e dimostra che il primato di gol fatti non è casuale. Accorcia le distanze Gosens di testa prima del riposo, poi nella ripresa Malinovskyi con un sinistro straordinario dalla distanza pareggia al 66′. La Lazio si sfilaccia e i nerazzurri concretizzano il sorpasso all’80’ con Palomino di testa su angolo.
Anche a Roma si assiste a una rimonta, dettata da due gol strepitosi di Dzeko. Sblocca Gabbiadini in avvio sfruttando un errore della difesa giallorossa. Nel secondo tempo il centravanti della Roma, con due conclusioni al volo su altrettanti assist dalle retrovie, costruisce la rimonta e permette ai suoi di tenere il passo di Atalanta e Napoli.
E’ sempre la festa del gol quando Inter e Sassuolo si incontrano, e anche questa volta le due formazioni non si sono smentite, dopo il 3 – 4 per l’Inter dell’andata e dopo le goleade delle stagioni precedenti. Questa sera è finita in pareggio, 3 – 3 con 6 diversi marcatori. Apre Caputo dopo soli 4′ approfittando di un’uscita avventata in chiusura di Ranocchia che gli permette di ricevere a tu per tu con Handanovic, superato con un morbido tocco. I padroni di casa ribaltano il risultato nel finale del primo tempo: pareggia Lukaku su rigore al 41′, raddoppia Biraghi nel recupero sfruttando un assist di Sanchez. Nel finale di partita succede di tutto. Pareggia Berardi su rigore all’81’, Borja Valero con un tocco sulla linea di porta su punizione di Candreva pare averla chiusa all’86’, ma Magnani in mischia fissa il 3 – 3 allo scadere. Per la formazione di Conte resta il rimpianto del pallone scagliato sulla traversa a porta completamente vuota da Gagliardini sul 2 – 1.