Basket, Serie A, Lamonica e il rientro in Italia: “Ma serve una delibera federale”. Il numero uno degli arbitri europei non dirige più nel nostro campionato per la regola, poi tolta, dello stop a 50 anni. “Però non so se tutti i miei colleghi sarebbero contenti dell’eventuale ritorno nelle liste…”. La questione è tutta nelle mani del presidente Fip, Petrucci, mentre il commissario Cia, Tedeschi, è rimasto finora in silenzio.
Sono queste le parole del maggior quotidiano sportivo, quello in rosa, utilizzate per titolare sul caso arbitrale che vede coinvolto il miglior fischietto europeo e del nostro basket- (fonte https://www.gazzetta.it/Basket/26-07-2018/titolo-280930190025.shtml).
Se la Gazzetta, da sempre nel cuore dell’ex Presidente del Coni, Gianni Petrucci, attualmente numero uno della federazione pallacanestro, decide di approfondire la paradossale storia di Gigi Lamonica ovviamente c’è molto di più di un problema di età nella pallacanestro italiana.
Vi chiederete o si chiederà il numero uno del basket siciliano: ma questi di IMG Press (giornale on line che ufficialmente nessuno dei federali legge, neppure fosse il Mein Kampf, ma poi scopri che conoscono pure le virgole e i punti esclamativi utilizzati dal direttore) perché hanno sempre da polemizzare sugli arbitri e la loro gestione?
Presto detto. A noi piace informare in maniera “corretta” su tutte le tematiche che trattiamo per evitare di disinformare. Come riporta il vocabolario alla voce informare: tenere al corrente, mettere al corrente, comunicare, far conoscere, far sapere, rendere noto, avvisare, dire, annunciare, riferire, riportare, ripetere, notificare, aggiornare, ragguagliare, istruire, ammaestrare, erudire. Dunque, niente di personale né con il presidentissimo Petrucci, né con Riccardo Caruso. Né tanto meno con Ciro Beneduce.
D’accordo direttore Gugliotta, se vuoi far carriera e perché no, vincere il premio Donia per l’informazione, non si dovrebbe parlare d’arbitri, che nel movimento sportivo perfetto sarebbero trasparenti e al di sopra di ogni commento: ma come si fa a non parlarne? Non è passando da un eccesso all’altro che ci si dimostra bravi, competenti e maturi. E’ di qualche giorno fa la notizia che uno dei giocatori più rappresentativi dell’Olimpia Milano, con un passato NBA, Mike James, su Twetter cinquettava “Mai subito così tanti falli in vita bene aver segnato i miei tiri liberi ma inaccettabile doversi adattare. Gli arbitri devono migliorare e fischiare i falli. Se non sono bravi abbastanza, non importa di chi sia il fallo, non dovrebbero arbitrare”.
Come avrebbe sostenuto uno dei maestri del giornalismo sportivo, Gianni Mura: “dirò che arbitri sogno: gente che applica il regolamento meglio che può, senza aver bisogno di richiami, inviti, strigliate dall’alto e senza troppa attenzione a moviole e quotidiani”. Mi associo!
Ovviamente, quella di Mike James è pur sempre una sua opinione che però deve farci riflettere. E vi spiego perché. Tra i nove fischietti che si sono incrociati sul parquet con James vi sono Roberto “Bobo” Begnis, 30 aprile 1967 (tratto da wikipedia), Enrico Sabetta 06/10/1966 (tratto dal sito aiaponline.it) Saverio Lanzarini e Gianluca Sabetta.
Fin qui nulla di particolare: da che mondo e mondo i giocatori si lamentano (sempre) degli arbitri ma sotto sotto, in questo caso, ci sorge spontanea la domanda sulla credibilità del movimento arbitrale. Certo, è difficile concentrarsi su una serie di vicende che riguardano la Fip (dagli arbitri alla nazionale) con tutto quello che è successo e sta succedendo nello sport italiano, vedi riforma della giustizia.
Fuori dai denti: più crisi di così, non si può. La pallacanestro italiana è in crisi: dai bilanci alle istituzioni. E’ una crisi morale e tecnica. Tutti sono o si sentono personaggi e tutti credono di saper cavalcare la tigre. Poi, osservi con attenzione certe storie e scopri che le cose non sono proprio come qualcuno vorrebbe far credere.
Come nel caso di Gigi Lamonica.
Presidente Petrucci, perche Lamonica non arbitra nel nostro campionato? Chi blocca il suo ritorno? E’ solo roba di anzianità? Eppure sono diversi gli over 50 che fischiano in deroga al limite d’età, Begnis, Filippini, Paternicò, Sabetta…
Nè vogliamo credere che sia una guerra di potere tra Fiba ed Eurolega in quanto un altro arbitro, tra l’altro over 50, impegnato in Eurolega che è stato al centro del braccio di ferro tra la Fip/Eurolega concluso con un’accordo extragiudiziario davanti al collegio di garanzia del Coni, domenicalmente è impegnato nel massimo campionato e si vocifera inoltre che farà da tutore/supervisore dei giovani arbitri siciliani.
In tutto questo sarebbe opportuno che qualcuno ci spiegasse il perché la domenica gli appassionati di basket devono assistere a certi penosi fischi (!) mentre Gigi Lamonica è costretto a correre, sul lungomare, per essere efficiente e mantenere la forma fisica.
Per come la vedo io questo “niet” è contro ogni logica. Un atteggiamento persecutorio nei confronti di un uomo che deve farci riflettere. E indignare!
Ciuff…e…Tino