La Spal, che non vinceva dal 17 settembre, espugna l’Olimpico grazie alle reti di Petagna, su rigore, e a un colpo di testa di Bonifazi su un calcio d’angolo battuto da Valdifori. La Roma è sommersa dai fischi e ora rischia di perdere contatto dalla zona Champions.
Tanti gli indisponibili per Di Francesco, che non ha disposizione Kolarov, Schick, Perotti e De Rossi.
Fuori Manolas, pensando già alla Champions, sostituito dallo spagnolo Marcano, vince il ballottaggio El Shaarawy in favore di Kluivert, reduce dall’impegno delle nazionali, che l’ha visto marcatore e vincitore con la sua Olanda U.21. Semplici è costretto a rinunciare a Felipe per squalifica e lancia in campo Bonifazi,all’esordio assoluto in questa stagione, in attacco Paloschi è preferito ad Antenucci.
Partenza forte per la Roma, con l’asse destro Under-Florenzi che macina gioco: al 6’ palla al limite dell’area per Dzeko, che in una frazione di secondo si gira e calcia, bel riflesso di Milinkovic-Savic che riesce a deviare in angolo.
Il duello tra il bosniaco e il serbo continua al al 17’ quando il tiro all’angolino di Dzeko è ben disinnescato dall’estremo difensore della Spal.
La Roma spinge ed è padrona del campo e al 35’ ci prova con una bella azione corale: Under, lanciato da Dzeko, la crossa sul secondo palo, il pallone arriva ad El Shaarawy che appoggia dietro per Florenzi, la conclusione incrociata termina di poco fuori. Dopo un minuto sempre Florenzi, in tandem con Under, lascia partire un’altra conclusione incrociata dalla destra, ma Milinkovic-Savic riesce a bloccarla.
Ma il calcio è strano e la Spal, che fino a quel momento non era mai uscita dalla propria metà campo, al 37’, in una percussione di Lazzari, ottiene il rigore che cambia la partita: Luca Pellegrini atterra Lazzari lanciato in area, rigore.
Dagli 11 metri va Petagna, dopo l’errore contro l’Inter di Antenucci, oggi in panchina, che spiazza Olsen e porta in vantaggio la Spal. Nonostante il giro palla della Roma, il primo tempo si conclude senza particolari sussulti.
La seconda frazione di gioco ha lo stesso andazzo del primo tempo.
Al 54’ Dzeko ha i sui piedi il pallone del pareggio: El Shaarawy, che fino a quel momento era stato in ombra, mette una bella palla in mezzo per il bosniaco che a tu per tu con Milinkovic-Savic spara fuori.
E ancora una volta in questa partita, la regola gol sbagliato gol subito si rivela vera: angolo della Spal, crossa in mezzo Valdifiori, e il più lesto è Bonifazi, che era stato fuori per un lungo infortunio, che buca Olsen.
All’Olimpico il parziale è di Roma 0 Spal 2.
Di Francesco prova a scuotere la squadra mettendo dentro Kluivert e Coric, ma la fortuna non sorride alla Roma: sassata dalla trequarti di Pellegrini, Milinkovic-Savic, in stato di grazia, sfiora e fa sbattere la conclusione sulla traversa.
Ma al 75’ Milinkovic-Savic, migliore in campo indiscusso fino a quel momento, perde la testa: giallo per perdita di tempo, il serbo non ci sta e getta fuori il pallone con troppa foga, rosso e Spal in 10.
Di Francesco prova l’arrembaggio inserendo anche Pastore, ma la partita non decolla: la Roma continua con uno sterile possesso palla e la Spal controbatte con velenosi contropiede. Al 90’ Petagna viene ipnotizzato da Olsen, che evita un passivo maggiore
La Spal, che non vinceva dal 17 settembre, espugna l’Olimpico. Per la Roma è il primo grande richiamo alla realtà: martedì la Champions League (Cska Mosca) e poi nel posticipo del lunedì, la trasferta di Napoli. Se la gara con la Spal ha gettato ombre in casa romanista ecco che la settimana che viene regala nuove ansie: gli avversari prendono un nome, gli appuntamenti hanno una data, una scadenza, tutto esce di colpo dall’allegria e le spacconate d’agosto.
Claudio Andò