Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha affidato al numero uno dell’Aia il compito di coordinare il tavolo di lavoro che vedrà la partecipazione di tutte le componenti del calcio italiano…
Vietato chiudere gli occhi. Vietato ignorare il problema. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha ribadito con forza nel Consiglio federale dello scorso 21 dicembre che è necessario combattere la violenza contro gli arbitri. Un fenomeno che va a colpire giovani che per pura passione si avvicinano al calcio per viverlo non con l’obiettivo di fare gol, ma con la volontà di permettere di disputare una partita nel rispetto delle regole. Gravina, dopo aver sposato l’iniziativa del presidente Alfredo Trentalange e dei dirigenti dell’Aia di sensibilizzare l’opinione pubblica con lo striscione ‘Rosso a chi tocca’, mostrato prima delle partite del campionato di Serie A, ora chiede un ulteriore passo in avanti in questa battaglia. Invitando tutte le componenti del calcio italiano a prendere atto di questa vergogna e ad individuare possibili strategie per combatterla nella maniera migliore. Con segnali forti.
Il numero uno della FIGC ha affidato al presidente Trentalange il compito di coordinare un tavolo di lavoro per contrastare la violenza sugli arbitri: “Così come ho avuto modo di comunicarvi nel corso del Consiglio federale del 21 dicembre scorso, la Federazione ritiene opportuno istituire un tavolo di lavoro con la finalità di individuare le più opportune iniziative al fine di contrastare il deprecabile fenomeno della violenza nei confronti degli arbitri che ancora oggi attanaglia il nostro sistema”.
Una grande sfida che il presidente Trentalange ha raccolto con entusiasmo. Sapere di avere al fianco in questa complicata battaglia oltre a trentamila arbitri anche tutte le componenti del calcio italiano è motivo di grande orgoglio. E di grande forza. La condivisione del problema è un ottimo punto di partenza.