Per la prima volta due azzurri in Top 10: 7° Matteo, certo di un posto alle Nitto ATP Finals, e 9° Jannik (nuovo best ranking) in piena corsa per Torino. Quattro passi indietro per Sonego (27°) e uno per Fognini (37°), Mager (66°) scavalca Musetti (67°), progressi per Travaglia (81°) e Cecchinato (92°), arretra Seppi (101°)…
E’ una data che resterà impresa negli annali, quella del 1° novembre 2021. Per la prima volta nella storia (da quando esistono le classifiche computerizzate) il tennis italiano ha infatti due giocatori fra i primi dieci del mondo. A Matteo Berrettini (entrato prepotentemente in top ten a novembre 2019: quarto azzurro nell’Era Open a riuscirci), primo italiano di sempre a raggiungere la finale a Wimbledon, che si conferma sulla settima poltrona vedendo ridursi a 382 i punti di distanza dal russo Andrey Rublev sesto, si aggiunge Jannik Sinner, che grazie alla semifinale a Vienna scala altri due gradini portandosi al nono posto (best ranking). Il ragazzo di Sesto Pusteria fa il suo ingresso nell’elite mondiale a 20 anni e due mesi: solo Nadal, Djokovic e Murray erano più giovani la loro prima volta in top ten (Federer invece aveva sette mesi più dell’azzurro).
Quattro passi indietro (scadono i punti della finale di Vienna 2020) per Lorenzo Sonego, al 27° posto, e uno per Fabio Fognini (37°). Avanza due posizioni Gianluca Mager, adesso al 66° posto (eguagliando il suo record personale), subito davanti a Lorenzo Musetti, stabile al numero 67. In progresso di due posizioni Stefano Travaglia (81°) e di tre Marco Cecchinato (92°), mentre perde tre posti Andreas Seppi, ora appena fuori dalla Top 100 (n.101).
Da segnalare, poi, il nuovo best ranking per il Next Gen Giulio Zeppieri (239°, +4).