Grazie alla semifinale agli Australian Open Matteo guadagna una posizione, secondo miglior italiano nel ranking nell’Era Open dietro il 4° posto di Panatta. Avanza di tre gradini Sonego (23°) e di uno Fognini (31°), passi indietro per Musetti (66°) e Mager (67°), risale Travaglia (93°) che scavalca Cecchinato (98°), con Seppi n.106. Ancora record personali per Agamenone e i Next Gen Cobolli e Nardi…
Il piazzamento in semifinale agli Australian Open regala un altro best ranking a Matteo Berrettini. Il 25enne romano, entrato prepotentemente nell’elite mondiale a novembre 2019 – quarto azzurro nell’Era Open a riuscirci – e primo italiano di sempre a raggiungere la finale a Wimbledon, sale infatti sulla sesta poltrona, seconda miglior classifica ATP mai raggiunta in singolare da un tennista tricolore dall’introduzione del sistema di calcolo computerizzato (dopo la quarta posizione di Adriano Panatta nel 1976).
L’Italtennis si gode inoltre ancora due suoi esponenti nella Top 10 visto che si conferma al decimo posto Jannik Sinner, capace di entrarvi per la prima volta nel novembre scorso a 20 anni e due mesi: solo Nadal, Djokovic e Murray erano più giovani al momento del loro primo ingresso (Federer invece aveva sette mesi più dell’azzurro).
Avanza di tre posizioni Lorenzo Sonego, adesso al 23° posto e non lontano dal suo record personale (numero 21, ottenuto nell’ottobre 2021), e risale un gradino anche Fabio Fognini (31°). Sei passi indietro invece per Lorenzo Musetti, questa settimana alla casella numero 66, immediatamente seguito da Gianluca Mager, che perde due posizioni. In progresso di cinque posti Stefano Travaglia, ora 93° così da scavalcare Marco Cecchinato (98°), che indietreggia di tre posizioni. Scivola di cinque posti Andreas Seppi, attualmente numero 106.
Da segnalare, poi, i best ranking per Franco Agamenone, che avanza di dieci gradini e si assesta al n.179, e per i Next Gen Flavio Cobolli (192°, +7) e Luca Nardi (n.291, +5).