Una notte da grande quella della Roma, che nella competizione più prestigiosa, supera il Porto e ipoteca il passaggio del turno. Ma nulla è ancora scritto, perchè il gol segnato dai portoghesi, su una dormita collettiva della retroguardia giallorossa, con Adrian, potrebbe pesare tantissimo ai fini del raggiungimento dei quarti di finale.
Moduli speculari per entrambe le squadre, un 4-3-3, più offensivo per la Roma, più attendista per il Porto.
Ed infatti a fare la gara sono i giallorossi che sfrutta le fasce, dominate da Florenzi e Kolarov, ma nonostante la grande mole di gioco, non arrivano eclatanti occasioni da gol.
La prima mezz’ora è infatti uno studio attento di entrambe le squadre, che aspettano e cercano di trovare il punto debole dell’avversario.
E quando a prevalere è la paura, solo le giocate dei singoli possono creare pericoli: è questa la situazione che si crea al 38’, quando Dzeko, servito da una pennellata di Fazio, in slalom in area supera Milato con una finta e calcia in porta, ma la sua conclusione sbatte prepotentemente sul palo, con Casillias battuto.
La seconda frazione di gioco vede invece una Roma più sfacciata che aumenta il pressing e costringe al lancio lungo il Porto.
Il gioco dei giallorossi cresce, ma paradossalmente, dopo un primo tempo in cui Mirante non si è mai dovuto sporcare i guantoni, la prima occasione è del Porto, che da calcio d’angolo sfiora il gol, con un colpo di testa ben incrociato di Danilo, ma la palla esce fuori di un soffio.
Da qui in poi per 25’ è solo Roma, che prima fa le prove generali del gol con una conclusione dal limite dell’area di Pellegrini, ma Casillias è reattivo e riesce a evitare il gol, poi su un contropiede Dzeko pesca Zaniolo che ben incrocia, superando l’estremo difensore portoghese e portando in vantaggio la Roma.
Primo gol in Europa per il numero 22 giallorosso, che verrà bissato appena 3 minuti dopo: è ancora Dzeko a guidare l’offensiva giallorossa, questa volta però non serve il classe 99, ma dalla trequarti scaglia un tiro che si infrange contro il palo interno, il pallone arriva allora sui piedi di Zaniolo che deve solo spingere in rete a porta sguarnita.
E’ il più giovane italiano ad avere realizzato una doppietta in Champions League, superando Balotelli.
Ma l’entusiasmo può rivelarsi un’arma a doppio taglio, e infatti la Roma appena due minuti dopo subisce un gol fantozziano: una svirgolata di Andre Pereira arriva nei piedi di Adrian Lopez, complice una dormita di Manolas e Fazio, che insacca in rete con una conclusione imparabile.
Potrebbe essere il gol che fa crollare psicologicamente la Roma, come già avvenuto tante volte in campionato, e invece, esclusion fatta per un tiro dalla trequarti di Herrera, sul quale Mirante può solo spingere con gli occhi, andato di pochissimo al di là del palo, le occasioni migliori sono proprio per i giallorossi con Dzeko, che non può essere nominato migliore in campo solo per “colpa” della doppietta di Zaniolo e Kolarov, sulle quali Casillias in qualche modo mette una pezza.
La Roma supera il Porto per 2 a 1, risultato che però non mette al sicuro il passaggio del turno.
Servirà un’altra grande prova dei giallorossi all’Estádio do Dragão per arrivare ai quarti di finale.
Claudio Andò