Non ci saranno folle di podisti pronti a strappare il nuovo personal best, ansia da prestazione e occhi rigorosamente puntati sui propri sportwatch, perché gli sguardi saranno rivolti altrove e sarà la bellezza incontaminata e solitaria del Delta del Po veneto ad attrarli. Per i 50 podisti e camminatori dell’Epica dell’Acqua, la 100km in tre tappe nella terra più giovane d’Italia, inizia il 13 ottobre un’intensa esplorazione all’insegna della sostenibilità, attraversandola da sud a nord.
L’Epica dell’Acqua, organizzata dall’ASD Gli Epici, è realizzata con il contributo di Confartigianato Imprese Veneto e Confartigianato Polesine, in partnership con Isola di Albarella, con il supporto del Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po e con i patrocini dell’Assessorato Territorio, Parchi e Sport della Regione Veneto e dei Comuni di Adria, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po e Rosolina.
COME NASCE L’EPICA DELL’ACQUA
Tanti chilometri in giro per il mondo, non solo di corsa, dalla Fire and Ice Ultra all’Oman Desert Marathon, fino alla Siberian Ice Half Marathon. Poi con la pandemia tutto cambia perché, in fin dei conti, sono i luoghi del cuore, quelli della propria infanzia, a dimostrarsi perfetti per un’esperienza altrettanto immersiva. Correre o camminare lungo il mutevole paesaggio del basso Polesine, tra canali, argini, strade bianche e pinete, sarebbe potuto diventare un piccolo gesto epico, come il lavoro svolto dell’acqua per non essere sopraffatta dalla terra. Così l’appassionato ultrarunner Alberto Marchesani ha dato vita all’evento, sostenuto da Soladria e Cartiere del Polesine: “Questo progetto mi ha riconnesso con l’infanzia, un Delta del Po in cui sono cresciuto grazie alle origini materne, ma lasciato a 18 anni. Attraversare il mondo per una gara, quando vicino casa puoi catapultarti in un angolo di paradiso, non mi sembrava più sostenibile. Dopo la pandemia gareggiare non è più stato il reale pensiero”.
LA PRIMA TAPPA (33km): LA BONIFICA
Per i partecipanti prima notte all’Oasi Rifugio Natura Delta Po San Rocco Gorino Sullam. Dall’omonimo ponte di barche, costruito con natanti in cemento degli anni ’20 per unire le sponde opposte del Po di Gnocca, ha inizio il 13 ottobre la prima tappa. L’identità paesaggistica dell’area si fonda sul rigore geometrico, tra rettilinei e lunghi argini, frutto di un’enorme opera di bonifica con cui è stata sottratta terra brulla al mare. Affiancando la Pineta Cassella, si percorre poi un lungo tratto della Sacca degli Scardovari, un ampio bacino nell’entroterra protetto dal mare da lingue di terra e banchi sabbiosi, puntellato dalle case su palafitte dei pescatori. Dopo l’Oasi di Ca’ Mello e il paese di Tolle, si sale l’argine del Po di Venezia, attraversando il ponte per raggiungere l’argine destro del Po di Maistra. Una volta disceso, la tappa termina al Rifugio Po di Maistra a Boccasette.
LA SECONDA TAPPA (27km): LA LAGUNA
Sabato 14 ottobre, dirigendosi verso la spiaggia di Boccasette, con il superamento del Ponte di Barche sul Po di Maistra, si percorre la via delle Valli direzione Porto Levante. Su questi sentieri stretti, tra la valle e il mare, la compagnia degli uccelli migratori, come pernici, folaghe, cormorani e aironi, che hanno scelto il Delta del Po per il passaggio verso sud. Arrivati a Porto Levante, si attraversa con la barca il Po per proseguire la corsa dentro la meravigliosa Isola di Albarella, ben 528 ettari coperti dalla macchia mediterranea, con oltre due milioni di alberi di 150 specie arboree diverse.
LO SPETTACOLO DEDICATO A MARCO OLMO
Nel mondo del trail running italiano non ci sono dubbi, nessuno potrebbe essere definito più epico di Marco Olmo, che proprio ad ottobre festeggia 75 anni di cui 42 di corsa. Nasce così “OlmO, Io corro per vendetta” di Lady Godiva Teatro, scritto e diretto da Eugenio Sideri e con Enrico Caravita. Al monologo assisteranno in anteprima sabato 14 ottobre gli iscritti all’Epica dell’Acqua presso Villa Ca’ Tiepolo sull’Isola di Albarella, insieme ovviamente al protagonista Marco Olmo, che correrà anche l’ultima tappa. “Abbiamo provato a respirare con lui, indotti da quella ‘tigna’ che si fa ostinazione, che respira vendetta e riscatto – racconta Sideri – Vogliamo attraversare montagne e deserti, ripercorrendo alcune tappe che ‘il mulo’ ha corso. Atleta, uomo o eroe? Sicuramente modello che non segue e non offre regole e comportamenti, ma che mostra la possibilità di non smarrire la personale ricerca di se stessi”.
LA TERZA TAPPA (27km): IL MARE
Domenica 15 ottobre con l’aiuto di una barca si valica il Po di Levante. La partenza è lungo la via delle Valli, tra Valle Segreda, Valle Pozzatini, Valle Capitania, toccando il Porto di Moceniga, per risalire Valle Casonetti fino all’argine dell’Adige. Costeggiando il fiume verso la foce, si procede oltrepassando Rosolina Mare con la pineta di Rosapineta e la relativa spiaggia. Epica dell’Acqua terminerà al Giardino Botanico di Porto Caleri, un ecosistema in perfetta armonia, dove trovano accoglienza 5 diversi habitat e 220 specie di vegetali.
IL TERRITORIO PROTAGONISTA
Anche il pacco gara sarà specchio del territorio polesano grazie a Confartigianato Imprese Veneto e Confartigianato Polesine. La pasta biologica e gli snack di Agrifree racconteranno un progetto di agricoltura biologica nel rispetto della natura e dell’uomo, di tradizione familiare. Presenti anche vari prodotti di Laura Beltrami, piccola artigiana alimentare di Adria, la città etrusca nel Delta, il Riso Zanellati, coltivato e lavorato nell’Oasi di Ca’ Mello, e le premiate capsule monodose di Mister Caffè. I panini per i pranzi di ogni tappa saranno preparati con il supporto del Panificio Finotti & Pan di Zucchero di Porto Viro e del Salumificio M. Brugnolo attivo Porto Viro (RO) dal 1951. Il birrificio artigianale di Porto Viro Capolinea 309 ha, infine, creato la birra Epica per celebrare l’evento.
Per chi volesse seguire la corsa è disponibile un servizio di noleggio bici prenotando al 333.9977712 o su deltapo.eu. Al termine di ogni tappa varie attività in programma, come la visita agli allevamenti di cozze e ostriche rosa autoctone grazie alla Cooperativa dei Pescatori di Pila o in barca al faro di Pila e all’isola di Scano Boa, la più remota e selvaggia creata dai sedimenti del fiume.
Le medaglie degli Epici sono realizzate da Cindi Bartelle, hobbista creativa di Tag, mentre la ristorazione sarà a cura della Brigata GustAbili, progetto della Cooperativa Sociale Titoli Minori nato nel 2011 tra Chioggia e il Delta del Po per il coinvolgimento di persone con disabilità e minori inseriti in contesti sensibili o di disagio sociale. L’équipe, formata da operatori sociali con particolari capacità in ambito culinario e creativo, attiva percorsi di apprendimento personalizzati per l’acquisizione di una maggiore consapevolezza, responsabilità e autostima necessarie per l’avviamento al mondo del lavoro. Su epicadellacqua.it le ulteriori informazioni sull’evento.