![CSI PER IL MONDO AMAZZONIA (002)](https://www.imgpress.it/wp-content/uploads/2025/02/CSI-PER-IL-MONDO-AMAZZONIA-002-678x381.jpg)
Un Campus nel cuore della foresta Amazzonica, e la piazza principale di Pucallpa trasformata in un vero e proprio mega evento sportivo come quelli realizzati in Italia ma a 10mila km da casa, per regalare sport, coesione sociale, spirito di squadra e solidarietà, è l’ennesima tappa del progetto CSI per il Mondo, che è sbarcato in Perù per il terzo anno.
Dopo il primo viaggio esplorativo nel 2023 e un secondo viaggio formativo nel gennaio del 2024, una delegazione composta dal presidente provinciale CSI Milano Massimo Achini, dalla responsabile del progetto CSI per il Mondo Valentina Piazza e da tre giovani volontari appartenenti a diverse società sportive del Comitato, Valentina, Camilla e Massimo, rispettivamente di 19, 20 e 21 anni, è atterrata a Pucallpa, alle porte della foresta amazzonica, il 23 dicembre scorso per trascorrere tre settimane intense di sport, corsi per allenatori e volontari, ma soprattutto di scambi umani indescrivibili. Venti giorni di attività senza sosta, tra cui l’attivazione di “una società sportiva a Santa Marta, una comunità shipibo di 700 persone alle porte di Pucallpa – ha spiegato la responsabile del progetto, Valentina Piazza – tramite la quale abbiamo dato vita a due squadre, una di calcio e a una di pallavolo under 14, che saranno allenate da Daniel, referente della comunità locale. Siamo stati anche a Iparía, distretto raggiungibile soltanto con otto ore di barca attraverso il fiume Ucayali – ha proseguito – perché non ci sono strade o altre possibilità per arrivarci. Guidati da don Tommaso, fidei donum della Diocesi di Milano, abbiamo trascorso qui quattro giorni, organizzando attività di calcio, basket, pallavolo e rugby per più di 200 ragazzi. Un’esperienza indimenticabile che preannuncia il sogno di aprire una società sportiva anche qui”.
A indirizzare CSI per il Mondo in Perù è stato l’arcivescovo di Milano, S.E. Monsignor Mario Delpini in persona, che ha indicato questa località auspicando l’apertura del Centro Sportivo Italiano nel Paese.
“Abbiamo preso molto sul serio la proposta dell’Arcivescovo – spiega il presidente CSI Milano Massimo Achini -. Nelle tre settimane di permanenza in Perù, abbiamo realizzato un corso per 35 animatori sportivi parrocchiali partecipato ed apprezzato; abbiamo inoltre realizzato due giornate di sport e gioco, con tornei di calcio ed altre attività, nel carcere minorile di Maranguita e nel centro giovanile SOA, coordinato dal Ministero peruviano dedicato. E infine abbiamo dato vita ad una vera follia: abbiamo occupato la piazza principale di Pucallpa, che ospita la cattedrale e la sede del municipio, per offrire un’intera giornata all’insegna di sport e gioco con campi da pallavolo, basket, calcio a 5, esibizioni di arti marziali, pesistica e ulteriori attività dedicate ai più piccoli. Realizzare questa impresa a 10.000 km da casa e nel contesto della foresta amazzonica è indescrivibile. Un ringraziamento speciale va don Luca, don Tommaso e alla famiglia di Marta e Kumar, fidei donum della Diocesi ambrosiana che vivono questa realtà da diversi anni”.
Arricchente e impagabile l’esperienza anche per i tre giovani volontari – Massimo, Camilla e Valentina – che hanno avuto la possibilità di vivere la missione grazie alle società sportive di appartenenza ed alla proposta offerta da CSI per il Mondo. A gennaio, il progetto ha condotto inoltre una missione di carattere formativo in Etiopia, presso una realtà gestita dall’ETS Amici di Marco, gemellata con l’Associazione Sportiva CSI Fortes in Fide, ed è attualmente in corso un’ulteriore missione in Bangladesh sostenuta dal PIME Milano e dal Gruppo Sportivo OSA Sesto San Giovanni.
“Questa esperienza ci ha insegnato che non bisogna solo aiutare gli altri, bisogna abbracciarli. È proprio questa dimensione di vicinanza che toglie qualsiasi barriera ci possa essere tra due individui – commenta Massimo Morgese, appena rientrato dalla missione in Perù -. Quando cerchiamo di aiutare qualcuno non dobbiamo farlo con l’atteggiamento di chi è superiore o più capace; dobbiamo farlo con la consapevolezza di essere tutti sullo stesso piano, in cammino sullo stesso percorso. E non c’è cosa migliore che sostenere chi, assieme a noi, sta affrontando tutto ciò”.
Nel periodo di Pasqua CSI per il Mondo farà tappa in Camerun dove, nei quartieri più difficili di Yaoundé e nei villaggi immersi nella foresta, sono state inaugurate in tanti anni di lavoro realtà sportive locali, sostenute dal CSI Camerun, gemellate con le ASD: Ascot Triante di Monza, SPES e ORPAS di Milano, SDS di Cinisello Balsamo, POSL di Paderno Dugnano, Polisportiva Virtus di Bovisio Masciago. I vari “gemellaggi” in essere tra società sportive italiane e parrocchie, villaggi, diocesi oltreoceano, non si istaurano virtualmente o “a distanza”, ma si tratta di progettualità concrete che prevedono come prima azione il contatto tra i dirigenti delle società sportive e le realtà individuate tramite un viaggio conoscitivo nei vari paesi. È nato così il “Club CSI per il Mondo”, che attualmente conta 28 società sportive impegnate a vivere questa esperienza.
Dopo tre settimane intense in Amazzonia – ultima di oltre 60 missioni – CSI per il Mondo è rientrato in Italia il 14 gennaio scorso con le valige vuote – il materiale è stato ovviamente donato alle realtà incontrate durante la missione -, ma con il cuore pieno di soddisfazione ed emozione. Portare lo sport nelle periferie del mondo non è uno sfizio. È vivere e respirare a pieni polmoni le potenzialità educative dello sport.