Messina – La prima stagionale del Provinciale di Lino Summa – Seconda Categoria siciliana Girone D – scocca nel ventre di un campo di calcio gonfio d’amore con tifosi che hanno in testa solo passione. L’appuntamento, in quel di Bisconte, è per la sfida con la Juvenilia 1958: la cronaca finale sentenzierà un 6 a 3 per i rossoneri di Summa, con i gol di Ismail, Nunnari, Cassisi e la tripletta di Buscema. Per la Juvenilia le reti di Venuto e Romano (doppietta).
Ogni tanto son contento di fare il giornalista sportivo, mi occupo di teste, piedi e sogni: fossi solo uno di quei frequentatori assidui del Palazzo dovrei scrivere di trame in chiaroscuro, esultare, tanto per rimanere in tema, per fontanelle e pensiline Atm, o le gesta del Subcomandante della Polizia Municipale, Giovanni Giardina, come se si trattasse della tripletta del bomber Buscema. D’accordo, ognuno è libero di scrivere quel che è costretto a propagandare, ma spesso mi verrebbe da chiedere, ai soloni del Palazzo, perché a Messina siamo costretti a vivere quotidianità ordinarie mentre – se ci fate caso – intorno a noi percepiamo una realtà enigmatica, che andrebbe approfondita?
Giusto per non andare lontano: quelli che ci amministrano son belli e tosti ma con feroce autoironia potremmo urlare “Non abbiamo mai vinto un c…“. A dire la verità sono un po’ agitato per la racconta dei rifiuti nelle periferie con tanto di carrellati condominiali fuori servizio, ma andiamo avanti. Purtroppo la pazienza, in una certa misura, ha una data di scadenza.
Nella domenica del pallone di un dio minore, per fortuna ha vinto il Provinciale; squadra gagliarda guidata da Angelo Saija, con a fianco il direttore sportivo Vincenzo Duca. Formazione ben messa in campo che ha lasciato respirare un solo tempo la Juvenilia: poi, travolgendola nel secondo, sempre più sicura della sua forza, eppure mai golosa, impaziente, eccessiva. Chi ben comincia è a metà dell’opera. In fondo lo sport e il calcio in particolare, è una condizione dell’essere e non c’è molto spazio per fughe in avanti: peccati che il Provinciale forse ha già espiati quando, in altre occasioni, si era rimasti a terra col groppo in gola, pregiudicando il risultato finale. Con la Juvenilia niente eccessi, solo sana e atavica fame per Buscema, che nel calcio professionistico, dopo la tripletta realizzata, sarebbe stato premiato come miglior giocatore del match. Comunque – rispetto al recente passato – questo Provinciale ci sembra più solido e ben organizzato. A livello calcistico ha più voglia di rischiare e …vincere. Di più. Quando è stato raggiunto, momentaneamente sul 2 a 2, la squadra di Saija è andata all’attacco, pensando che non ci fosse più niente da difendere. Al motto di tirare fuori i sogni attaccando, ha vinto: insomma, mai perdere la convinzione che un sogno si realizzi. Bravi ragazzi, l’orgoglio è tutto! Che altro aggiungere? La sfida Juvenilia 1958 – Provinciale è stata la partita che ci riconsegna un’altra Messina, spesso dimenticata, a volte solo ignorata per convenienza. Avere la forza di reagire, di scrivere quel che penso, è il mio piccolo grande atto di ribellione.