L’appuntamento è già segnato in calendario: domenica 29 maggio si correrà una nuova edizione del prestigioso GP di Monaco di Formula 1, che si terrà come sempre sul circuito cittadino di Monte Carlo. Anche se la corsa è nata nel 1929, solo a partire dal 1950 rientra nel novero delle tappe del campionato mondiale.
Il record di 6 vittorie è ancora oggi del compianto Ayrton Senna, mentre la scuderia più titolata è la McLaren con 15 affermazioni. Non c’è traccia della Ferrari tra le classifiche principali, ma anche il “cavallino rampante” è riuscito a togliersi volentieri delle soddisfazioni su questo tracciato.
Il GP di Monaco presenta delle caratteristiche molto curiose, che sfidano il regolamento ufficiale del campionato. La distanza da percorrere è di appena 260 km, mentre nelle altre gare non si può andare al di sotto dei 305. Per molti anni, tra l’altro, la sessione di prove libere è stata fissata al giovedì e non al venerdì. Anche le premiazioni seguono criteri particolari, in quanto organizzate dall’Automobile Club de Monaco e dalla famiglia Grimaldi, senza sponsorizzazioni. Evidentemente, di fronte al fascino della tradizione nemmeno la FIA ha potuto fare a meno di chiudere un occhio. Come se non bastasse, il GP di Monaco si distingue anche perché è l’unico in cui tra le varie sessioni le strade vengono subito rimesse a disposizione della regolare circolazione.
Alcune chicche storiche di questo Gran Premio riguardano proprio la Ferrari. È infatti sul circuito monegasco che la scuderia ha debuttato in Formula 1, proprio nel 1950, 16 anni prima della McLaren, rispetto alla quale conta 6 successi in meno nell’albo d’oro dei costruttori, dove figura al secondo posto. 9 le vittorie anche nella classifica per motore, dietro a Mercedes e Ford Cosworth, rispettivamente a quota 12 e 13. La Ferrari è prima insieme alla McLaren nella graduatoria delle pole position per costruttore, con 11 affermazioni, mentre è seconda insieme alla Mercedes nella classifica delle pole position per motore, sempre a quota 11. Anche nei giri veloci per costruttore e per motore è la Ferrari a dominare. I punti per costruttore raccolti finora sono stati 545,5, quelli per motore 587,5.
Tra i piloti della Ferrari, il primo a vincere a Monte Carlo fu Maurice Trintignant, nel 1955. Tra il ’75 e il ’76 si registrò poi la doppietta di Niki Lauda. Al successo di Jody Scheckter nel 1979 seguì quello dell’indimenticato Gilles Villeneuve nel 1981. Nel 1997, nel 1999 e nel 2001 è toccato al leggendario Michael Schumacher imprimere il proprio nome nell’albo d’oro. L’ultimo ferrarista a vincere da quelle parti è stato Sebastian Vettel, nel 2017. I presupposti per tornare a sorridere ci sono tutti. Charles Leclerc sta lottando testa a testa con Max Verstappen per il titolo nonostante il secondo posto a Miami e il ritiro dopo 27 giri nel GP di Spagna a Barcellona. L’olandese è primo con 110 punti, il monegasco segue a quota 104. Anche Carlos Sainz si sta comportando molto bene, con tre podi e 65 punti in graduatoria.
Il prossimo GP di Monaco potrebbe essere determinante per il prosieguo della stagione. Sono diversi i temi che potrebbero caratterizzare la gara: Mick Schumacher sogna di ripercorrere le orme del padre, mentre Lewis Hamilton sembra essersi smarrito, con una Mercedes non competitiva per il vertice. Le Rosse puntano a confermare l’elevato rendimento affidandosi a un pilota che corre in casa che ha già dimostrato di avere feeling con il tracciato: l’anno scorso Charles Leclerc è diventato il primo pilota monegasco a conquistare una pole position nel GP di Monte Carlo. I tifosi delle Rosse ora si attendono (comprensibilmente) molto di più.