IL BASKET A MODO MIO: QUEL CHE RESTA DELLA VERGOGNA… E’ IL PREMIO FINALE!

La pallacanestro regala emozioni e attimi che ci ricordano che il movimento siciliano è popolato anche (purtroppo!) di d-istruttori e quaquaraquà. Ma cosa voleva dire De Coubertin con la frase “L’importante è partecipare“?

Voleva dire:
1) che importante è incontrarsi;
2) che importante è confrontarsi;
3) che importante è impegnarsi;
4) che importante è tendere alla vittoria con il
massimo impegno, ma non a qualunque costo se
il costo è la violenza, la frode o il doping.
Nello sport l’avversario non è il nemico, ma un altro essere umano da incontrare e conoscere, una persona che scopriremo simile a noi, un fratello con il quale rimanere fratelli anche dopo il confronto. Oggi lo sport, l’attività giovanile, in genere, è ridotta alla dimensione del profitto. Una sorta di finanza creativa che succhia il sangue alle famiglie. La responsabilità sociale di chi gestisce le palestre, le attività stesse. Prima di regalare patenti di verginità con premi di cartone torniamo a occuparci dell’etica della persona. Ammettiamolo, la nostra è una cultura sportiva piena di paradossi: da una lato, siamo indotti a vergognarci di cose di cui non dovremmo vergognarci e a non provare vergogna rispetto a cose per le quali sarebbe opportuno che ciascuno conservasse un po’ di riserbo; dall’altro siamo incoraggiati ad affrancarci da ogni responsabilità, a non sentire il peso delle nostre azioni regalando premi, attestati, panchine, gloria – eliminando così la vergogna – ma siamo drammaticamente responsabilizzati sul fatto che siamo infelici, depressi, fragili, imperfetti, bisognosi dell’altro… Siamo invitati a vivere allegramente, ma giudicati e condannati se non riusciamo a esserlo. D’istinto diremmo che la vergogna non è più di questo mondo sportivo.
Ecco perché gioire per avere ricevuto un premio o una attestazione di stima, che non ha autorevolezza né etica, vale meno di zero. Tanto valeva passare da un negozio di coppe e targhe … il significato sarebbe lo stesso. Fuffa! Altro che fenomeni o talenti: la vostra è semplicemente… la vittoria di Pirro!