Impianti sportivi e attività scolastiche: Messina e le sue (non) regole

La recente indagine de “Il Sole 24 ore” sull’indice di sportività delle province italiane, suggerisce una serie di considerazioni a chi ha come missione naturale quella della migliore declinazione possibile della pratica sportiva nella società.

La graduatoria generale sull’indice di sportività dei territori pone Messina al 64^ posto su 107 province e addirittura all’83^ posto per numero di tesserati come atleti.
Nei giorni scorsi siamo intervenuti nella delicata fase della programmazione dell’utilizzo degli impianti sportivi comunali e di quelli in gestione agli istituti scolastici di Messina, proponendo la creazione di un rapporto trasparente e continuo fra istituzioni e società con la nascita di un regolamento specifico e, a esempio, la possibilità di presentare istanze per l’utilizzo di campi e palestre al Dipartimento Sport attraverso un modello unico che poi possa essere valutato dal Comune.
Il Coni di Messina, inoltre, ha provato a far passare in ogni occasione il messaggio che il patrimonio impiantistico sportivo della città (compreso quello scolastico) non può essere gestito tenendo in sola considerazione l’aspetto economico ed il riequilibrio dei conti.
La pratica sportiva ha una funzione sociale che non ha un “costo” misurabile in euro. A questo, a nostro avviso, l’ente locale deve badare nell’affidare i propri impianti.

Allora vogliamo lanciare la nostra proposta per rilanciare la “sportività” nella nostra terra. Sarebbe possibile prevedere che gli spazi a disposizione degli enti locali (compresi quelli scolastici) vengano affidati alle Federazioni e agli Enti di promozione che, direttamente o attraverso le proprie società, si rendano disponibili a fornire gratuitamente i propri qualificati tecnici nelle ore scolastiche affiancando, ove sono presenti, gli Insegnanti di Educazione Motoria.

L’obiettivo sarebbe di far fare a scuola non solo attività motoria, attraverso i docenti, ma vero e proprio preagonismo con l’aiuto dei tecnici federali privilegiando i laureati in Scienze Motorie. Le società avrebbero il vantaggio di fare “promozione” delle proprie attività e di avere degli spazi (gratuiti o a costo ridotto) dove operare nel pomeriggio.

I ragazzi avrebbero l’opportunità di provare a scuola lo “sport” e di poterlo proseguire in orario pomeridiano, anche in questo caso gratuitamente o a costo ridotto. Il Comune potrebbe avere la garanzia che quegli spazi di sport siano realmente sfruttati con un fine di diffusione della pratica sportiva, assolvendo così anche alla sua funzione di promozione aggregativa e sociale.
Una sinergia assai simile, qualche mese fa, è stata siglata fra Coni e Comune di Catania. A siglare il protocollo d’intesa il presidente regionale Coni Sergio D’Antoni e il sindaco Enzo Bianco. E’ stato istituito un tavolo tecnico per coordinare tutte le iniziative di cui fanno parte Coni e assessorato alla Scuola, allargato al Miur e ai direttori didattici delle scuole, oltre che alle federazioni e alle associazioni sportive.

A Catania è il Coni a stabilire l’ordine di priorità, evitando sovrapposizioni fra le varie iniziative e coinvolgendo in orario scolastico oltre 35.000 giovani. Molti di loro, grazie a quest’attività promozionale, fanno sport nelle palestre comunali, comprese quelle scolastiche, anche nel pomeriggio.

A Messina, come detto, potremmo arricchire la proposta con l’affiancamento gratuito dei tecnici federali durante l’orario scolastico e garantendo la supervisione ed il coordinamento della Delegazione Provinciale del Coni, Ente Pubblico sicuramente qualificato e Super Partes.

CONI Point Messina