Gentilissimo Direttore, mi permetto di inviarLe alcune mie considerazioni in merito all’annuncio dell’Inter di aver ingaggiato mister Antonio Conte e qualora lo ritiene di Suo d’interesse l’autorizzo sin d’ora alla pubblicazione nella Sua testata.
E’ notoria la mia fede calcistica per il calcio Catania e per la Juventus: in queste ore, sui social e sulle testate giornalistiche, impazza la Contemania. Personalmente, nonostante sia stato un capitano di quelli che giocava con il cuore e per questo, molto amato, e successivamente è stato l’allenatore della rinascita, ho sempre ritenuto che Antonio Conte non abbia mai incarnato lo “stile Juve”.
Per cui non c’è da meravigliarsi per il suo approdo all’Inter in quanto gli allenatori – così come i giocatori e i dirigenti – sono professionisti e hanno tutto il diritto di fare delle scelte professionali che vanno oltre l’appartenenza alla storia di un Club.
Ritengo che Conte non abbia mai rappresentato la sua “juventinità” in quanto privo di quei valori che invece altri atleti, quale Del Piero o Buffon, ai quali si può attribuire la definizione di “stella”. Ciononostante, in stile Juve, voglio augurare a mister Conte “buon lavoro” con la certezza che per raggiungere i successi ci vogliono tanti fattori e tra le le qualità richieste a Conte qualcuna probabilmente manca: a esempio la coerenza. Rispetto in questo senso Mourinho che, da ex interista, non andrà mai alla Juventus: una lezione che Conte dovrebbe imparare. La coerenza è comportarsi come si è, e non come si si è deciso di essere. (Sandro Pertini)
Michelangelo Sangiorgio