Sono 11 i provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, DASPO, notificati ad altrettanti tifosi della SPAL e altri 9 provvedimenti sono stati emessi nei confronti dei tifosi del Parma per i fatti occorsi durante la partita di calcio, valevole per il campionato di serie A, tra le rappresentative della SPAL e del PARMA del 5 ottobre 2019.
La Questura aveva disposto un articolato e complesso servizio di ordine pubblico volto, tra l’altro, a monitorare a largo raggio le contrapposte tifoserie, attesa l’acerrima rivalità che le caratterizza da sempre. Tuttavia, un gruppo di tifosi del Parma, circa una cinquantina di persone, arrivati nel capoluogo estense con minivan ed autovetture, riusciva ad eludere il sistema di filtraggio predisposto ai caselli autostradali ed invece di essere convogliati nel parcheggio a loro destinato, attiguo al settore “ Curva Ospiti” dello Stadio, si portava in “autonomia” in una zona periferica (via G.Bianchi – Via Giovannelli).
La presenza nel gruppo di ultras del Parma non tardava ad allertare la tifoseria spallina. La notizia, infatti, giungeva agli esponenti del gruppo Ultras “Curva Ovest – 8 Settembre” i quali, nonostante fossero già in Via Ortigara, nelle adiacenze della “Curva Ovest”, prossimi all’ingresso dei tornelli, si compattavano, al sollecito di alcuni esponenti ultras, ed in gruppo di circa 30 persone si dirigevano verso la contrapposta fazione parmense che, nel contempo, aveva raggiunto viale Belvedere.
Una vettura DIGOS, sollecitata dalla Centrale operativa, a seguito di segnalazioni di cittadini residenti in zona, preoccupati da quanto potesse accadere, intercettava, proprio in viale Belvedere, i due contrapposti gruppi e riusciva, frapponendosi fisicamente con la vettura di servizio fra le due compagini che si trovavano oramai a pochi metri di distanza, ad evitare lo scontro fisico che certamente da lì a pochi istanti si sarebbe verificato. In entrambi i gruppi, infatti, molti soggetti erano armati con catene, cinture protese dal lato della fibbia e diversi avevano il volto parzialmente travisato.
All’arrivo della pattuglia tutti si allontanavano, proferendo frasi che non lasciavano dubbi circa le loro intenzioni, ma con l’ausilio anche del personale della DIGOS di Parma si riuscivano ad identificare alcuni dei soggetti coinvolti che venivano così successivamente deferiti all’A.G. e congiuntamente si avviavano le procedure per l’adozione dei DASPO. Di questi provvedimenti quelli notificati agli spallini, 8 sono della durata di un anno, 3 invece, essendo destinati a soggetti recidivi, hanno la durata minima prevista in questi casi ovvero 5 anni ed inoltre uno di questi, a seguito di convalida dell’A. G. competente, risulta aggravato dall’obbligo di firma; per i parmensi, invece, due dei nove hanno durata quinquennale.
L’intento fra i due gruppi ultras è parso immediatamente chiaro agli operatori di polizia che sono giunti sul posto e che hanno poi provveduto a scortare, congiuntamente ai nuclei di rinforzo intervenuti in ausilio al personale DIGOS, il gruppo ultras parmense nella curva loro dedicata, proprio per evitare ulteriori possibili problematiche. L’intervento tempestivo degli operatori di polizia è stato dunque fondamentale per evitare che i due gruppi giungessero effettivamente a contatto e che l’eventuale scontro cagionasse serie conseguenze, non soli ai soggetti direttamente coinvolti, ma anche ad eventuali ignari passanti nonché ai mezzi parcheggiati lungo la zona interessata.
Tale vicenda, inoltre, ricalca quanto avvenuto durante il campionato precedente in occasione dell’incontro PARMA-SPAL del 27 gennaio 2019. In quell’occasione infatti la Questura parmense denunciò sette spallini, alcuni dei quali anche protagonisti dei fatti sopra esposti, poiché giunsero nel capoluogo parmense con sette mini van nei quali avevano occultato fumogeni, aste e manganelli telescopici che, ragionevolmente, avevano in animo di utilizzare proprio contro la tifoseria del Parma.
Il provvedimento adottato dal Questore, sulla base della normativa di settore, è uno strumento efficace per reprimere ogni forma di violenza o di incitamento ad essa, non solo all’interno dello Stadio ma in qualsiasi luogo ove ciò avvenga in occasione delle manifestazioni sportive, a fortiori se tale violenza può potenzialmente danneggiare comuni cittadini che le forze di polizia hanno il primario dovere di tutelare e proteggere.