Bologna-Roma: una gara tra due squadre che stanno bene e che stanno seguendo, in modo diverso, i dettami dei rispettivi allenatori.
Le condizioni di salute di mister Mihailovic, la sua caparbietà, l’andare in panchina nonostante la malattia, sono segnali che non lasciano, e non potrebbero d’altronde farlo, inermi i giocatori.
Gli emiliani sono spronati, stanno andando oltre le loro possibilità, perché il loro stesso allenatore lo ha fatto.
I 7 punti in 3 partite parlano chiaro e sono un messaggio forte: il Bologna quest’anno non sarà un avversario comodo per nessuno.
Dall’altro lato c’è il mantra tattico di Fonseca: 4-3-2-1, verticalizzazioni continue, giro palla veloce, gioco frenetico sulle fasce.
I giocatori stanno entrando nei meccanismi del portoghese e iniziano a divertirsi.
Sarà una gara vera con obiettivi diversi: gli emiliani vogliono assicurarsi il prima possibile la salvezza, per poter puntare eventualmente a qualcosa di più, i capitolini puntano a riprendersi quella Champions League che nella scorsa stagione gli è sfuggita dalle mani.
Il portoghese in vista della trasferta potrebbe mescolare un po’ le carte e dare spazio, per la prima volta stagionale, a Smalling, facendo così rifiatare un Fazio non in grandissima forma.
Dalle retrovie scalpita anche Spinazzola, che molto bene ha fatto nella gara di coppa, che potrebbe far riposare Kolarov, sempre titolare in questo inizio di stagione.
La mediana, capita l’imprescindibilità di Veretout, potrebbe veder un ballottaggio annuale tra Cristante e Diawara, con il secondo favorito per domenica.
La tre quarti conferma le cose buone fatte nella gara contro il Sassuolo, con Zaniolo e Mkhitaryan, e la fascia destra affidata, dopo la strepitosa partita contro i turchi, a Zaniolo, inserito anche nel team 11 della settimana di Europa League.
Dzeko inamovibile li davanti, anche se potrebbero essere regalati preziosi minuti di rodaggio a Kalinic.
Claudio Andò