Vincere è la migliore medicina: dà fiducia, creando convinzione nei propri mezzi. E le 7 vittorie in 7 amichevoli precampionato possono essere un toccasana per la Roma, che prima di pensare al futuro, doveva eliminare le scorie della stagione appena conclusa. Vincere per non cercare alibi: il Lille vice campione di Francia, è più avanti nella preparazione: la Ligue 1 comincia venerdì.
I giallorossi questa volta affrontano un avversario di spessore, più avanti fisicamente e con un inizio di campionato alle porte.
Fonseca che ancora cerca l’abito migliore per la sua squadra, cuce addosso ai suoi un 4-4-2 più difensivo, per tamponare la velocità e l’esplosività dei francesi.
La difesa, si sa, va migliorata. A chiederlo a gran voce è stato lo stesso portoghese, e Petrachi dalla tribuna non ha potuto che annotare e tentare di eseguire. Il vantaggio del Lille ne è dimostrazione: bello scambio con Bamba da parte di Weah, che taglia fuori Florenzi e supera un Fazio non perfetto, e che batte a rete superando Pau Lopez.
Il primo tempo è così, giallorossi messi sotto nel gioco e nelle occasioni.
Il vento cambia nella ripresa con una maggiore velocità di manovra.
In 10 minuti il punteggio viene ribaltato, prima con Ünder, poi con Zaniolo, ma il protagonista assoluto è Dzeko, che riesce ad entrare in entrambi i gol.
Il bosniaco è in partenza da ormai inizio estate, ma in tutto il precampionato ha mostrato abnegazione e impegno, un comportamento non usuale nel calcio attuale.
A 20 minuti dalla fine il Lille riesce a trovare il pareggio con Araujo, bravo a sfruttare i contropiede avviato da Remy.
Nel finale, quando la partita sembrava avviata verso un pareggio, è arrivato il gol di Cristante, nuovamente inspirato da un ottimo assist di Dzeko.
Calcio d’estate, ma che da chiari segnali a Fonseca su dove lavorare con più attenzione.
Claudio Andò