L’Inter conferma di avere sempre nel proprio dna una vena di pazzia, che un tempo veniva evidenziata nell’inno ufficiale poi mandato in soffitta. La squadra di Conte vince a San Siro contro la Fiorentina una gara ricca di gol, emozioni e colpi di scena. I viola confermano di avere una squadra piena di talenti, ma forse ancora ingenua nei momenti topici del match.
La squadra di Iachini passa subito in vantaggio con Kouame, bravo a risolvere in mischia al 3′. L’Inter ci mette un pò a reagire e solo all’ultimo minuto del primo tempo Lautaro Martinez trova dal limite dell’area il destro imprendibile per l’uno a uno. Nella ripresa pioggia di gol, con la formazione di Conte che alla lunga trae maggior beneficio dalla qualità dei cambi (in sequenza entreranno Hakimi, Sensi, Vidal, Nainggolan e Sanchez). Al ritorno in campo dopo l’intervallo la rimonta si completa col l’autorete di Ceccherini su tiro di Lautaro Martinez. Passano però solo 5 minuti e Ribery premia un inserimento di Castrovilli mandando in porta il numero 10 viola.
La gara torna in mano agli ospiti dopo altri 6′, quando ancora Ribery mette lo zampino su un altro gol della Fiorentina, questa volta mandando in porta Chiesa. Finita? No, perchè l’Inter trova la forza di crederci e prima pareggia con Lukaku all’87’ con un tocco a tu per tu col portiere su assist di Hakimi, e poi raccoglie i primi tre punti stagionali col solito colpo di testa di D’Ambrosio all’89’.