Lo sport, o meglio il potere nel gestire gli altri, per alcuni è una droga

Lo sport, o meglio il potere nel gestire gli altri, per alcuni è una droga: Con la vittoria dell’Eirene Ragusa sulla Rescifina Messina, nella finale disputata ad Acireale, si è concluso il campionato under 13 femminile. Il presidente Riccardo Caruso ed il Comitato regionale si complimentano con la società biancoverde per la conquista del titolo regionale.

Ufficio stampa Fip Sicilia

 

Lo sport, o meglio il potere nel gestire gli altri, per alcuni è una droga, fa sparire anche la decenza. Questo potrebbe essere il titolo della nostra riflessione su quel che accade nel fantastico mondo del Comitato siciliano della pallacanestro. Ovviamente, prendiamo spunto dalla meritata vittoria dell’Eirene Ragusa sulla Rescifina Messina che ha concluso il campionato regionale under 13 femminile, per parlare di spese e gestione delle risorse da parte del presidente di Fip Sicilia, Riccado Caruso.

Sono sempre stato colpito dalla straordinaria energia dei dirigenti sportivi di professione: è come se fossero alimentati da un’energia sconosciuta, come se avessero un sistema nervoso particolare. Soprattutto nel pianificare le spese a fronte di un Bilancio in perdita. Sono certo che anche in questo caso, seguiranno i tentativi di spiegazione. Magari non ci convinceranno (come sempre) ma ciononostante resteranno fermi e rigidi su ciò che hanno deliberato. Questo accade perché la poltrona regala il piacere della ribalta; perché appaga il  piacere del potere. Prima ragione di sospetto. Nonostante i conti in rosso nella Sicilia del basket si continua a spendere.

Scarsi controlli interni. Consulenti infedeli. Ricavi commerciali in picchiata e costi sempre troppi alti cosi Fabio Amendolara su Panorama del 12-6-2019 approfondisce la situazione contabile del Coni. (https://www.panorama.it/magazine/viagra-dellintelligenza-panorama-edicola/ ).

Non sappiamo se quanto riportato da Panorama, per il Coni – inerenti gli scarsi controlli o i ricavi commerciali in picchiata – si possa estendere anche alla gestione della Fip siciliana ma nello scorso week-end abbiamo avuto contezza di almeno un caso di alti costi di gestione. Stiamo parlando delle designazioni degli arbitri per le finali regionale dei campionati Under 13 femminili e Maschili Silver.

Basta consultare il sito federale e si ha contezza dello spreco, almeno in questo caso effettuato, in quanto per la gara delle ore 20,00 a Caltanissetta, valevole per la finale U13 Silver maschile, sono stati designati i signori Castorina di Giarre  e Murabito di Catania, mentre per la finale U13 femminile delle 18,30 ad Acireale, sono stati designati i signori Cappello di Porto Empedocle e Costanza di Licata.

Senza entrare nel merito tecnico delle designazioni, tale scelta implica un rimborso delle spese sostenute per benzina, pedaggi e pasto dovuto se la prestazione è effettuata oltre i 100 km dalla residenza di circa 230 Euro in quanto sono circa 720 Km percorsi dalle due coppie arbitrali. Orbene anche chi risiede in Piemonte o in Lombardia è a conoscenza che Porto Empedocle è più prossimo a Caltanissetta che a Giarre e, Acireale, è più prossimo a Giarre che a Caltanissetta.

Ma a leggere le designazioni dei fischietti si sospetta che le cose non stiano proprio così. Che la gestione del potere sia capace di far dimenticare persino la distanza e di conseguenza i conti in rosso.

Al di là delle valutazioni e al netto dei pregiudizi che abbiamo sul presidente Caruso  non ci capacitiamo quale sia stato il motivo della scelta: far arbitrare la coppia agrigentina in provincia di Catania e quella catanese in provincia di Caltanissetta. Motivi d’opportunità? Di certo abbiamo speso quasi 200,00 euro in più per tale scelta oltre che ad aumentare i rischi dovuta al maggior numero di km percossi dai giovani fischietti.

Ci auguriamo che qualcuno risponda con argomentazioni convincenti in quanto noi ci rifiutiamo di credere quanto radiobasketcia riporta, ovvero che ai principi di Sicilia bisogna pur dare il Suo angelo protettore: non sappiamo se per fiducia nell’impianto di base, ovvero per la caratura della squadra, coach compreso, o per totale sfiducia. Epperò, Dio è grande, ci sono anche giorni in cui non basta cambiare l’arbitro per cambiare faccia alla squadra.

Presidente Caruso non sarebbe il caso di pubblicare in forma analitica il bilancio del Comitato regionale? Non sarebbe opportuno fare chiarezza su queste designazioni e su altre scelte di carattere economico che poi ricadono sulle spalle delle società che già sono tartassate tra contributi e balzelli vari per non parlare delle multe stabilite dal giudice sportivo?

D’accordo stiamo parlando di cose sportive, sì, ma mica tanto. A furia di leggere certe cose, di vedere certe decisioni sopravviene dopo un po’ l’imbarazzo. Non vorremmo distogliere lo sguardo per quieto vivere. Proprio no, però… In un palazzetto, poi, può capitarci di peggio. Può accadere che sia una figura sinistra a scrutarci con aria indagatrice. Può la Federazione italiana pallacanestro indicare un modo per uscire vincitori da questo quotidiano scontro-conflitto-confronto? Forse sì.

Ciuff…e…Tino