Partita di calcetto costa cara a 10 crotonesi

Nonostante i numerosi inviti da parte di tutti gli Enti istituzionali, le attività di prevenzione generale poste in essere sul fine settimana hanno potuto registrare alcune situazioni addirittura abnormi.

Personale della Divisione P.A.S.I. – Squadra Amministrativa, unitamente a personale dell’UPG e SP – Squadra Volante e del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, ha proceduto al controllo di un’Associazione Sportiva Dilettantistica di questo capoluogo ove, in totale noncuranza delle disposizioni relative al contenimento della diffusione del virus da Covid-19, veniva constatato lo svolgimento di una partita di calcetto di carattere ludico-amatoriale tra 10 giocatori, tutti residenti a Crotone.

Al termine del controllo, tutti i soggetti summenzionati sono stati sanzionati ex art. 4 c. 1 del DL 19/2020, modificato e convertito dalla Legge 35/2020, in relazione all’art. 17 c. 3 del DPCM del 2 marzo 2021 (pmr € 400,00 cadauno, tot. € 4.000,00), per aver omesso di rispettare le prescrizioni atte al contenimento del rischio epidemiologico derivante dal virus Covid 19. Analoga sanzione (pmr € 400,00) è stata comminata al presidente pro-tempore per non aver sospeso l’attività di sport di contatto all’interno della propria associazione. Infine, è stata disposta la chiusura dell’attività per giorni 5 e seguirà segnalazione al Sig. Prefetto di Crotone per l’applicazione della sanzione accessoria della sospensione dell’attività da 5 a 30 giorni.

 

Inoltre, presso una grande struttura di vendita della periferia cittadina è stato sanzionato ex art. 4 c. 1 del DL 19/2020, modificato e convertito dalla Legge 35/2020, in relazione all’art. 26 c. 2 del DPCM del 2 marzo 2021 (pmr € 400,00), il direttore della stessa, V. D., classe 1969, per aver omesso di sospendere l’attività di vendita di prodotti di genere non alimentare non rientranti tra quelli consentiti.

 

Infine, è stato sanzionato il titolare di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande cittadina per aver violato le normative atte al contenimento del rischio epidemiologico derivante dal virus Covid 19, non esponendo all’ingresso del locale il cartello riportante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno del medesimo locale e consentendo l’accesso ad un numero eccessivo di soggetti creando così assembramento.