Una cerimonia semplice, ‘sicura’, tra effetti speciali e tradizione. La 24esima edizione dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, la seconda dell’era covid-19 dopo quella estiva di Tokyo 2020, si apre all’insegna della cultura cinese per cui il mondo è una sola famiglia. Un’unità tra i popoli che festeggiano insieme il nuovo anno della Tigre e l’arrivo della Primavera.
Il filo conduttore dello spettacolo in scena al National Stadium – il primo impianto ad ospitare 4 cerimonie nella storia olimpica (due di apertura e due di chiusura, considerando quella del 20 febbraio) che rende Pechino l’unica città ad aver organizzato due edizioni dei Giochi Estivi, Pechino 2008 e Invernali – è il fiocco di neve. Con i cinque cerchi che prendono forma virtualmente dal ghiaccio e indicano la via alla sfilata dei rappresentanti delle 91 Nazioni partecipanti (la Russia sotto la bandiera del Comitato Olimpico Russo).
L’Italia Team, con la portabandiera Michela Moioli, fa il suo ingresso nel “Nido d’uccello”, noto così per il suo particolare design, alle 21:23 locali (le 14:23 italiane), per penultima, dopo i doppi alfieri dell’Australia e prima di quelli della Cina, Paese ospitante. Proprio l’Italia, infatti, prenderà il testimone da Pechino per organizzare, con Milano Cortina 2026, i prossimi Giochi Invernali. Ad aprire il carosello di atleti, invece, è stata come da tradizione Grecia, Paese in cui sono nate le Olimpiadi, seguita da seguita da Turchia, Malta e Madagascar, secondo quello che è l’alfabeto in cinese mandarino.
Moioli, prima portabandiera italiana dello snowboard (seconda atleta consecutiva agli Invernali dopo Arianna Fontana), era stata inizialmente designata per essere l’alfiere azzurro nella cerimonia di chiusura. L’infortunio occorso nella tappa di Coppa del Mondo di Cortina a Sofia Goggia, campionessa olimpica della discesa libera, che aveva ricevuto il Tricolore dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella il 23 dicembre, ha però ‘imposto’ l’insolito cambio. Con Goggia che ha preferito posticipare la sua partenza per la Cina per tentare il suo recupero in vista delle prove olimpiche.
‘Micky’, concittadina e grande amica di Sofia, apre la strada e avvolge con la sua bandiera 50 azzurri (22 ospitati nel Villaggio Olimpico di Pechino, 15 provenienti dal cluster di Yanqing e 3 da Zhangjiakou) in rappresentanza di curling, pattinaggio di figura, sci alpino, short track, skeleton, snowboard e speed skating e 6 officials, capitanati dal Capo Missione e Segretario Generale, Carlo Mornati. Il Presidente del CONI e membro CIO, Giovanni Malagò, positivo al covid, segue i nostri atleti in tv dalla sua camera. Sugli spalti un po’ di Italia è però presente con Federica Pellegrini e Ivo Ferriani, in veste di membri CIO.
Ogni italiano sfila indossando una mantella tricolore, sovrapposta alla classica divisa da podio, disegnata da Giorgio Armani, official outfitter della Squadra Olimpica. Non manca la mascherina, presente anche ai Giochi Estivi di Tokyo 2020, che sta caratterizzando queste Olimpiadi disputate in piena pandemia da Covid-19 e i tamponi molecolari (fatti alla vigilia dell’evento) nel rispetto delle norme anticontagio adottate con la pubblicazione dei Playbook da parte del Comitato Organizzatore e dal CIO.
“Sono super emozionata, agitata, un mix, un’esplosione di emozioni, è stata un’esperienza unica – il commento a caldo di Moioli -. Sono onorata di averlo fatto per me e per tutti gli italiani e anche per il movimento dello snowboard. È stata una cosa unica che mi ha dato una grande carica. Mando un grande abbraccio a Sofia che son certa che arriverà qui e darà il meglio di sé come tutti noi. Ti aspettiamo Sofy! Adesso finalmente i Giochi possono iniziare”.
“La cerimonia d’apertura è sempre un’emozione indescrivibile, unica e, ogni volta che la vedi, dal vivo o in televisione, come è toccato a me, capisci perché le Olimpiadi sono l’unico spettacolo al mondo globalizzante – ha dichiarato il Presidente Malagò -. Sono a poche centinaia di metri dallo stadio, da solo in una stanza d’albergo per il Covid, e mai mi sarei immaginato di poter vivere un’esperienza simile. Comunque, mi sono molto emozionato a vedere sfilare Michela Moioli con la bandiera. L’ho sentita al telefono poco prima dell’ingresso in campo. Era tesa ma felice. La squadra era elegantissima con la mantella disegnata da Giorgio Armani. Il tricolore è sempre da brividi. Saranno Giochi dove potrà accadere di tutto. Rivolgo da qui un abbraccio a tutte le atlete e gli atleti dell’Italia Team. E a proposito, ho ricevuto un video privato da Sofia Goggia: è pronta, sta tornando! ”(foto Pagliaricci – CONI)
Dimenticate la cerimonia mastodontica di Pechino 2008. Per questa edizione invernale il direttore Zhang Yimou ha puntato su 3mila artisti in gran parte adolescenti perché il futuro è nelle loro mani. “Together for a Shared Future”, il tema, i giovani i suoi protagonisti. Come lo sono le atleti e gli atleti presenti.
Al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, intervenuto con un video saluto, e al Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping e a Presidente del CIO, Thomas Bach, spettano i messaggi istituzionali.
“Si apre una nuova era per gli sport invernali – ha detto Bach-. La Cina, grazie alla sua ambizione, diventa un Paese di sport invernali e se possiamo scrivere questo nuovo capitolo della storia sportiva è grazie a questa gente che ci ha accolto calorosamente”. Il numero uno dello sport mondiale ha ringraziato i volontari e gli organizzatori a cui “va la nostra gratitudine più profonda perché sfortunatamente la pandemia è ancora una realtà ma avete reso possibili questi Giochi e lo avete fatto in modo sicuro”. Poi un pensiero agli atleti che “a causa della pandemia non possono realizzare il loro sogno olimpico” e a quelli presenti: “è arrivato il momento che avete aspettato e abbiamo aspettato a lungo, il vostro sogno olimpico diventa realtà”.
Poi il giuramento e l’apertura ufficiale dei Giochi e, dopo una staffetta di atleti cinesi degli sport invernali degli ultimi decenni, l’accensione del braciere. In cielo i fuochi d’artificio ricordano tanti pini, storico simbolo di benvenuto, posizionati a mo’ di abbraccio. Già da domani in palio le prime medaglie con gli azzurri in gara nello salto con gli sci, nello sci di fondo, nello speed skating e con le staffette miste di biathlon e short track. Forza Azzurri!