La Roma resta in scia della Lazio e il 29 può accorciare a Parma, corsaro al Franchi contro la Fiorentina.
Con il Sassuolo Di Francesco ritrova dal via Perotti, che non giocava titolare dalla gara di Bologna.De Zerbi invece lascia fuori Lirola, Di Francesco e Sensi.
E’ la gara di Schick che prima si guadagna il rigore, trasformato da Perotti, la sua specialità, poi va via da solo e insacca solitario il 2-0, saltando Consigli.
Eppure la gara era iniziata con un brivido per i giallorossi, con un rinvio sbagliato di Olsen su cui Berardi aveva quasi trovato il gol da 25 metri.
E prima del 2-0 il Sassuolo era andato vicinissimo dal pareggio, con un angolo svirgolato da Schick che sbatte sulla traversa e poi sulla parte interna della linea di porta. Solo la tecnologia dimostra che per mezzo centimetro o giù di lì non lo è. Perotti per quanto ancora non brillantissimo, fa la differenza. L’argentino ha spunti e voglia, oltre che regalare quell’imprevedibilità che è a lungo mancata all’attacco giallorosso.
La ripresa si apre ancora all’insegna di Schick, che però si divora il 3-0 di testa, appoggiando su Consigli di testa.
Passano solo quattro minuti però e la Roma trova il 3-0, con Zaniolo, che prima brucia in velocità Ferrari, poi mette a sedere sia lui sia Consigli e beffa il portiere avversario con un cucchiaio morbido “alla Totti”.
Al 31′ Consigli nega il poker giallorosso prima a Kluivert e poi a Under, in mezzo Schick lascia il campo e i fischi iniziali diventano applausi. Poi è ancora Consigli a negare il gol a Kolarov, con la Roma che oramai trova spazi ovunque per far male. Il Sassuolo ha una fiammata con Di Francesco, ma Olsen è bravo a dire di no.
In extremis arriva il gol della bandiera neroverde firmato da Babacar.
La Roma resta in scia della Lazio e il 29 può accorciare a Parma, corsaro al Franchi contro la Fiorentina.
Claudio Andò