Oggi in tutto il mondo si celebra la ‘Giornata Mondiale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace’, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 2013, con la data scelta anche per ricordare il giorno in cui si aprirono i primi Giochi della storia contemporanea (Atene, 6 aprile 1896).
Come ogni anno, in tale occasione Giusy Versace torna ad accendere i riflettori su questo importante tema, con un dibattito che si è svolto nel pomeriggio di ieri in sala Caduti di Nassirya, al Senato. Un momento di riflessione e confronto per parlare di sport come motore di sviluppo, strumento di inclusione sociale, educazione contro ogni forma di violenza e come testimone di pace.
“Ci tenevo in modo particolare ad organizzare questo incontro – commenta in apertura la Versace – perché sia come atleta che come vicepresidente della Commissione permanente Cultura, Istruzione e Sport, ritengo che in questo momento storico il binomio sport e pace sia un tema di grandissima rilevanza e occasioni di riflessione come questa siano da stimolo per generare quel processo educativo ed inclusivo che serve alla nostra società”.
Un’ora intensa di interventi, moderati dal giornalista Luca Corsolini, che hanno visto coinvolte molte realtà e personalità impegnate nella promozione dei valori educativi dello sport.
SPORT E PACE – La conferenza è entrata subito nel vivo del tema con un commento proprio di Corsolini, che ha riportato la memoria alla tregua olimpica non rispettata lo scorso anno durante il Giochi Paralimpici di Pechino e che ha voluto sottolineare come molto atleti ucraini paralimpici siano ‘figli’ del disastro della centrale nucleare di Chernobyl del 1986. Alle sue parole, ha fatto seguito il video messaggio del ginnasta ucraino Petro Pachniuk e del direttore tecnico della ASD Artistica Brescia Tullio Bani, che sta ospitando Petro e la sua famiglia dal gennaio dello scorso anno. Petro, argento Europeo alle parallele asimmetriche, ha raccontato di come gli atleti ucraini, a differenza sua, stiano incontrando molte difficoltà ad allenarsi in patria senza elettricità e ha espresso forte preoccupazione per il suo futuro sportivo e di altri atleti, dato che al momento gli ucraini non possono competere in gare dove siano presenti atleti russi e bielorussi per il divieto imposto dall’Ucraina. Petro ha anche ricordato che dall’inizio del conflitto sono morte 400 persone, tra atleti e allenatori, che spontaneamente difendevano l’Ucraina, e più di 450 bambini.
SPORT RICETTA DI SALUTE – Presente anche la senatrice Daniela Sbrollini, co-presidente dell’Intergruppo Parlamentare ‘Amici dei Valori dello Sport e della Maglia Azzurra’: “In politica, più che in qualsiasi altro settore, ci rendiamo conto di come lo sport sia davvero trasversale e capace di unire. Ne sono un esempio concreto il nostro Intergruppo nel quale lavorano fianco a fianco persone di diversa estrazione politica unite da un unico intento di promozione dei valori dello sport, oppure il disegno di Legge per l’inserimento dell’attività sportiva in Costituzione approvato all’unanimità nei giorni scorsi alla Camera e il cui iter è ormai alle fasi finali. Sbrollini è poi tornata sulla proposta, già avanzata nella scorsa legislatura, dello ‘sport come farmaco’ da prescrivere nelle ricette mediche per prevenire una serie di patologie legate alla sedentarietà, ma anche come forma di contrasto alle dipendenze.
SPORT RICETTA SOCIALE – Il mondo giovanile e quello scolastico sono invece gli ambiti di riferimento di Luca Massaccesi, il presidente dell’ ‘Osservatorio nazionale bullismo e disagio giovanile’, che oggi ha raccontato il suo progetto “Campioni di vita”. Massaccesi porta nelle scuole i campioni dello sport, per farli dialogare con gli studenti e trasmettere valori fondamentali come il sacrificio, il rispetto degli altri, la lealtà e l’impegno. Il progetto di Massaccesi non si limita solo alle scuole, ma porta i campioni a dialogare con i giovani anche in uno dei ‘luoghi’ più frequentati, i social. L’osservatorio si mette inoltre in ascolto di situazioni di disagio minorile e intercetta pericolose situazioni di bullismo. L’iniziativa è promossa assieme alla Federazione Sport Equestri, Opes Italia e Nazionale Italiana Campioni Olimpionici, i cui presidenti Marco Di Paola, Juri Morico e Italo Lapenna, nei loro interventi, hanno ribadito l’importanza del ruolo sociale dello sport e della responsabilità che rivestono federazioni e associazioni nel formare istruttori che siano maestri di vita.
PARCHI INSIEME – L’incontro è stato anche l’occasione per presentare ‘Parchi Insieme’ il nuovissimo progetto di sport per tutti all’aria aperta, ideato da Stefano Ciallella, ex mezzofondista azzurro, guida di Annalisa Minetti e oggi direttore tecnico della sezione paralimpica di Atletica Leggera delle Fiamme Azzurre. Si tratta di un’iniziativa volta alla realizzazione, all’interno di parchi urbani, di aree gioco attrezzate appositamente per persone con disabilità e persone anziane con difficoltà nella deambulazione. Un luogo fruibile a tutti, dove tutti possono svolgere attività fisica con attrezzature pensate proprio per essere completamente accessibili e fruibili. Hanno già aderito al progetto il Comune di Assago (Mi) con il sindaco Lara Carano che in collegamento si è detta “onorata di essere uno dei primi comune di apire le porte a questo parco inclusivo” e il Comune di Codroipo (Ud), dove il progetto, come è stato raccontato dal consigliere comunale e delegato Fispes Matteo Tonutti, verrà inserito all’interno della polisportiva comunale, nella quale verrà dedicata un’area attrezzata con strutture che permetteranno una serie di attività sportive anche a persone con disabilità. Collabora all’iniziativa anche la cantante ed atleta Annalisa Minetti, non presente in sala, ma che ha voluto esprimere attraverso un video messaggio tutto il suo entusiasmo per il progetto.