Parma – “Non è possibile tollerare episodi del genere. Lo sport dev’essere un momento di aggregazione sociale, a maggior ragione dopo un periodo di isolamento obbligato necessario per il contrasto alla pandemia da Covid19. La riapertura degli stadi per le competizioni sportive deve avvenire all’insegna del rispetto e della legalità. Proprio per questo motivo la Polizia di Stato e tutte le altre Forze dell’ordine vigileranno affinché tutti possano passare un momento di svago allo stadio per seguire la propria squadra del cuore”.
Queste le parole del Questore Massimo Macera all’indomani della firma del provvedimento di D.A.SPO. per un periodo di 5 anni nei confronti di un parmigiano di 32 anni per la propria condotta tenuta prima della partita di serie B “Parma – Cremonese” disputatasi allo Stadio Tardini il 19 settembre scorso. Nel dettaglio, prima dell’inizio della partita di calcio, insieme ad alcuni altri sostenitori del Parma, l’uomo ha lanciato oggetti di vario genere all’indirizzo degli autobus che trasportavano i tifosi ospiti. Immediatamente dopo il lancio degli oggetti, i supporters casalinghi, hanno iniziato a disperdersi nelle vie limitrofe. Tuttavia, l’episodio non è passato inosservato agli uomini della D.I.G.O.S. e della Polizia Scientifica che prontamente hanno videoripreso il tutto.
Nella circostanza, gli operatori di Polizia presenti sul posto hanno riconosciuto senza ombra di dubbio il 32enne quale uno dei responsabili del lancio di oggetti in quanto già sottoposto precedentemente ad analogo divieto di partecipare a manifestazioni sportive la cui efficacia era scaduta nell’anno 2018.
Al termine degli accertamenti di rito e della esatta ricostruzione dei fatti, ieri mattina personale della Divisione Anticrimine ha formalizzato il provvedimento a firma del Questore.
Così come previsto dalla normativa se una persona viene considerata pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica, incline ad atti di violenza, questa può essere destinataria del provvedimento di allontanamento dai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive.
Alla luce del provvedimento di D.A.SPO. il 32enne parmigiano non potrà assistere a tutte le manifestazioni a carattere sportivo che si svolgono in ambito professionistico sul territorio nazionale per un periodo di 5 anni oltre che per un periodo di anni 3 dovrà presentarsi presso la Questura di Parma, 15 minuti dopo l’inizio del primo tempo e 15 minuti dopo l’inizio del secondo tempo di ogni incontro di calcio disputato dalla squadra del “Parma 1913”.
Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare tutti i responsabili del gesto e verificare se sussistono i presupposti per l’emissione di ulteriori provvedimenti di D.A.SPO.