RISCHIO VIRUS? IL TENNIS TENDE A ZERO. IL REPORT DEL POLITECNICO

Il Coni ha commissionato al Politecnico di Torino uno studio sulla sicurezza delle varie discipline sportive nella prospettiva di dover convivere con il Coronavirus e l’ha inviata al ministro Spadafora: in tema di distanziamento il nostro sport è in assoluto il più sicuro…

Quanto sarà rischioso giocare a tennis appena si potranno riaprire circoli e centri sportivi? Rispetto alle altre discipline il rischio dei tennisti tende a zero. In una scala da “zero” a “quattro” in cui questo fattore è inesistente a zero, scarso a 1, medio a 2, alto a 3 e elevato a 4, il dato del tennis è 0,1. Il più basso in assoluto insieme alla quello della ginnastica artistica individuale.

Lo si legge in una tabella, pubblicata dalla Gazzetta dello Sport e realizzata sulla base dello studio commissionato dal Coni al Politecnico di Torino, intitolato “Lo sport riparte in sicurezza”.

Un fascicolo di 404 pagine consegnato al Ministro Spadafora, pieno di dati e basato questionari atti a ricostruire appunto i fattori di rischio delle 387 discipline che fanno capo al Coni e al Comitato Italiano Paralimpico.

Per disegnare la tabella alla Gazzetta dello Sport hanno tenuto presenti 15 discipline, concentrandosi sui dati del distanziamento (atleti, tecnici, arbitri, pubblico) in 4 ambiti, dalla struttura di allenamento al luogo in cui si svolge l’evento con il pubblico.

Nel caso dell’atletica che non ha fornito dati per l’attività in pista e in pedana dato che ogni specialità rappresenta una sua fattispecie è stata presa in considerazione la corsa su strada.

Lo studio del Politecnico afferma anche che il grado di sicurezza potrebbe essere ulteriormente aumentato utilizzando occhiali protettivi.

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