
Il tecnico azzurro ha parlato in vista della sfida contro il Genoa in programma domenica 2 marzo alle ore 15.00 allo Stadio Luigi Ferraris di Genova…
“Dovremo dare l’anima per vincere una partita molto importante per noi in uno dei campi più̀ caldi d’Europa. Vogliamo dare continuità̀ a quello che è successo in settimana, la Coppa Italia ci deve dare una spinta”. Mister Roberto D’Aversa ha presentato così la sfida tra Genoa e Empoli, ventisettesima giornata di Serie A Enilive in programma domenica 2 marzo alle ore 15.00 allo Stadio Luigi Ferraris di Genova.
“La maschera della felicità la dobbiamo mettere da parte – ha dichiarato D’Aversa –, capendo il momento in cui ci troviamo e che affronteremo una gara in uno dei campi tra i più̀ caldi d’Europa. Metteremo l’anima per vincere una partita molto importante per noi. Vogliamo dare continuità̀ a quello che è successo in settimana, la Coppa Italia ci deve dare una spinta, dobbiamo andare a Genova consapevoli della forza dell’avversario in uno stadio caldo. Purtroppo la gioia del passaggio del turno non ci restituisce gli indisponibili ma come dicevo prima, dovremo andare in campo dando l’anima. Quello che è successo mercoledì̀ non ci deve distogliere dal campionato e dall’obiettivo salvezza”.
“Il Genoa nelle ultime tre gare in casa ha fatto risultato pieno – ha proseguito D’Aversa –, è una squadra che ha trovato equilibrio. Marassi è uno stadio che spinge molto e all’interno della partita stessa hai la sensazione di essere superiore in alcuni momenti della gara ma in pochi instanti cambia tutto. La spinta del pubblico può̀ cambiare l’esito del risultato, è successo spesso. Noi abbiamo le qualità̀ per ottenere un risultato positivo. La gara di mercoledì̀ ci deve far capire che dobbiamo credere in quello che facciamo e che se andiamo in campo da squadra possiamo fare bene. Per caratteristiche, abbiamo fatto i risultati quando siamo stati aggressivi e determinati poi è normale che in certi frangenti tu debba fare attesa anche per lo spessore dell’avversario. La partita di domani non verrà̀ determinata dall’aspetto tattico ma dai duelli e dagli episodi che dovremo portare dalla nostra parte. A Torino abbiamo ragionato sul passaggio del turno ma si è visto che avremmo potuto portarla a termine prima dei calci di rigore”.
“La concentrazione e la cura dei dettagli fanno la differenza – ha aggiunto D’Aversa –, in Serie A non ci si può permettere di calare di concentrazione. Basta ripensare agli episodi della gara di andata. La cura del dettaglio fa la differenza non solo nel calcio ma nella vita normale. Dobbiamo essere più precisi e determinati nel voler segnare. Allo stesso tempo l’aspetto che ho rivisto in settimana è la voglia di non prendere gol, è un fattore che determina un risultato. In generale il nostro obiettivo lo raggiungeremo con compattezza e unità di intenti, si deve ragionare sul noi. Il noi evidenzia il singolo”.
“Per esperienza personale dico che dobbiamo ragionare solo sul nostro percorso – ha concluso D’Aversa –, a fare quei 15-16 punti che significherebbero salvezza. Non sprechiamo energie in altro. Pensiamo a noi stessi, a recuperare il più̀ velocemente possibile i ragazzi che sono fuori, a fare punti e il massimo in ogni partita. L’ambiente è un vantaggio, dopo la sconfitta con l’Atalanta i tifosi ci hanno sostenuto. Viene riconosciuto che i ragazzi danno tutto in campo e sudano per la maglia. Lavoriamo per l’obiettivo della salvezza e per festeggiare questo traguardo insieme ai nostri splendidi tifosi”.