Roma, prendila così, non possiamo farne un dramma…Con le ambizioni di anti-Juve tramontate a ottobre, l’obiettivo per il campionato non può che essere non perdere troppo terreno da Lazio e Inter – che con la vittoria nel derby resta salda al terzo posto – che vincono e iniziano a convincere.
La sconfitta con la Spal ha mostrato seri limiti caratteriali, come ha sostenuto lo stesso Di Francesco, e tecnici.
I nuovi innesti, che avrebbero dovuto condurre al salto di qualità non convincono: le prove mediocri di Cristante e N’Zonzi, fanno chiedere se la cessione di Strootman, a campionato già iniziato, non fosse evitabile e se, per una volta, ai conti in ordine, non potesse essere preferito lo spessore tecnico della squadra.
Il cognome Pellegrini è l’unica cosa che, a oggi, regala sorrisi: Lorenzo è in uno stato di forma strepitoso, ma da solo non basta a salvare il centrocampo, Luca percorre quella fascia come un veterano, nonostante i suoi 19 anni, ma in alcune situazioni si dimostra un po’ ingenuo, vedi rigore della Spal.
Proprio la linea verde, imposta dalla società e indirettamente dall’Uefa, si dimostra croce e delizia: se da un lato è e sarà un bel tesoretto, tecnico e remunerativo, nel futuro, d’altro canto in partite dove serve giocare d’esperienza si rivela un limite.
Di Francesco l’ha ammesso nel post partita con una certa insofferenza.
La vita è adesso
Ma al netto della delusione per i punti persi contro le cosiddette piccole, la Champions registra un secondo posto e un immediato scontro diretto contro il CSKA, per affermarsi come pretendente per il passaggio del turno,e perché no puntando al primo posto, complice il momento no del Real.
Di Francesco nonostante la delusione, sabato ha subito annunciato “martedì ci riscatteremo”.
E infatti non poteva esserci un’occasione migliore per far dimenticare le delusioni del campionato: una vittoria cancellerebbe il tonfo con la Spal e il cammino claudicante in campionato, aggiungendo un tassello importante per raggiungere gli ottavi.
Inoltre un successo potrebbe dare una grossa carica emotiva per affrontare con più convinzione i quaranta giorni di ferro che attendono dietro l’angolo la Roma:
CSKA, andata e ritorno, Napoli, Fiorentina, Sampdoria, Udinese, Real Madrid e Inter.
In 40 giorni la Roma deciderà cosa fare di questa stagione, tutto d’un fiato perché, la vita è adesso.
Claudio Andò