Queste le parole di Paulo Fonseca alla vigilia della sfida allo Stadio Olimpico contro il Torino….
Come stanno i ragazzi dopo la sosta?
“Bene, devo dire che abbiamo fatto la migliore settimana di lavoro. La squadra sta bene, motivata, è importante iniziare l’anno bene. È importante fare una buona partita domani perché è importante vincerla”.
Che Torino si aspetta di trovare?
“È sempre difficile giocare contro il Torino. Nelle ultime tre trasferte hanno vinto due volte e pareggiato una. Ci aspettiamo degli avversari motivati, forti. Sarà una squadra aggressiva e una partita molto difficile”.
Petrachi ha parlato di Kalinic, togliendolo dal mercato, e ha detto che darete una seconda chance a Bruno Peres. Come pensa di rigenerarli?
“Kalinic sta lavorando bene, sta migliorando settimana dopo settimana. Penso che potrà giocare di più in questa seconda parte di stagione. Non è semplice in questa fase di mercato cambiare giocatori. Per noi è importante che Nikola resti con la squadra. Credo che avremo un Kalinic più importante per la squadra”.
“Per quanto riguarda Bruno Peres, e un giocatore della Roma che ha finito il prestito. Petrachi lo conosce bene, ne abbiamo parlato di lui. Ha lavorato con noi in questi due giorni e vediamo se riuscirà ad aiutare la squadra. Fisicamente ancora non sta bene e deve migliorare, poi vedremo come sta”.
Che ne pensa del rientro di Ibrahimovic in Italia? Cosa può portare al nostro Campionato?
“Non mi piace parlare di tesserati di altre squadre, ma è un grandissimo giocatore. È importante anche per la visibilità del nostro calcio avere certi giocatori”.
È possibile ambire a qualche trofeo anche quest’anno?
“Ritengo che non sia giusto creare questo tipo di pressione sulla squadra. Abbiamo iniziato un nuovo processo, cambiando molti giocatori. Stanno migliorando pian piano, la squadra deve solo pensare alla prossima partita, quella contro il Torino: dovremo vincerla”.
Ha detto che Zaniolo è cresciuto molto, che margini ha per poter migliorare ancora?
“Ci sono sempre margini per migliorare in tutti i giocatori. Zaniolo non era un giocatore che tatticamente pensava nel migliore dei modi, oggi invece cerca lo spazio con il tempo giusto. Deve imparare ancora a fare la scelta migliore, ma è un talento enorme che secondo me può diventare tra i più forti giocatori d’Italia”.
Come state vivendo nello spogliatoio il cambio di proprietà? Lei ha chiesto ai dirigenti novità in merito?
“Non ne abbiamo parlato. Io sono l’allenatore, parlo molto con Guido e so cosa succede nella Società. Sono tranquillo su questo punto”.
Cengiz l’ha delusa? È un giocatore su cui punta ancora o se ci fosse un’offerta lo lascerebbe andare?
“In questo momento non penso a perdere nessuno dei nostri giocatori. Cengiz è della squadra, ma possono giocarne solo undici e Zaniolo è in un buon momento. Under deve lavorare e scendere in campo bene quando ne avrà le possibilità”.
Come stanno Kluivert e Pastore?
“Kluivert ha iniziato a lavorare con noi e con lo staff medico ne abbiamo parlato e non sta bene, non vorrei rischiare con lui: dopo la partita con la Juve può essere pronto. Pastore ha una situazione diversa, il problema è ha subito un trauma osseo ed è un problema più difficile da risolvere, avremo bisogno di più tempo”.
La Roma sta per giocare una serie di partite importanti quasi sempre di sera. Lo ritiene un fattore che può influire sulle prestazioni della squadra?
“A me non piace quando ci sono solo 72 ore di riposo tra due partite. Abbiamo giocato molte gare in queste situazioni. So che è legata a questioni televisive, ma non è positivo quando i calciatori non riescono a recuperare: mi dispiace”.
Il Torino è tra le squadre più fallose del campionato. Lei è soddisfatto invece di come la sua squadra fa fallo quando perde palla?
“Se rispondo di sì mi dicono tutti che non è giusto promuovere il gioco falloso. Ovviamente è importante una reazione della squadra quando si perde palla e quando non si riesce a recuperare si può anche fare fallo”.
Cosa avresti potuto fare con la rosa completamente a disposizione in questa stagione?
“Non mi piace guardare il passato. La situazione è questa: in molte partite non abbiamo avuto tanti calciatori, ma in tante di queste siamo anche riusciti a giocare bene. Non mi piace cercare scuse. La situazione è quella che è: nei momenti difficili i calciatori a disposizione hanno lavorato e fatto bene. Non mi piace pensare troppo al passato o al futuro. Mi concentro sul presente, che è rappresentato dalla partita di domani contro il Torino”.