2100 militari, sette giorni, migliaia di chilometri percorsi sulle piste della Pusteria e del Cadore sono i numeri che riassumono in estrema sintesi i campionati sciistici delle truppe Alpine, giunti alla 71^ edizione.
Aperti dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta che nel suo intervento ha sottolineato come: “Oggi, come ieri, uomini e donne in uniforme si ergono a baluardo della salvaguardia degli irrinunciabili valori di democrazia e libertà; i CaSTA sono una competizione che dimostra i valori collettivi riferiti alle capacità di sopravvivenza, mobilità ed efficienza operativa di intere unità in ambiente montano”.
A suggellare il valore dell’ambiente alpino come palestra di efficienza fisica e di carattere il Gen. C.A Salvatore Farina, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ha ricordato che essere alpini trova la sua essenza nell’affrontare le sfide del soldato in un ambiente altamente proibitivo, ed è vera scuola di vita in grado di temprare il fisico e carattere del singolo combattente.
L’accensione del tripode a San Candido domenica pomeriggio ha dato ufficialmente avvio ai Campionati ma oggi la parola passa già agli atleti.
Questa mattina, poco dopo l’alba, da passo di Monte Croce Comelico al confine tra il Veneto e l’altro Adige è partita la pattuglia sci-alpinistica che ha visto darsi battaglia oltre 150 militari impegnati in un percorso tecnico particolarmente impegnativo con 30 km da coprire in tecnica scialpinistica e oltre 1000 metri di dislivello da superare con l’equipaggiamento militare che si aggira attorno ai 25 kg di peso.
Una prima selezione in vista della più intensa e completa tre giorni che decreterà il miglior plotone dei soldati da montagna.
Nella prima giornata, a gara ancora in corso, si contendono la vittoria gli uomini del 7° alpini di Belluno e del 2° alpini di Cuneo.
I CaSTA, nati nel 1931, sono da sempre terreno di caccia dei Reparti che ambiscono alla vittoria per “l’Onor del battaglion”.
Sono previste nella settimana di competizione diverse gare ed esercitazioni che, come ha sottolineato il Comandante delle Truppe Alpine “sintetizzano l’addestramento delle diverse unità e le capacità acquisite ad operare in fase di soccorso, come parte di un sistema per la salvaguardia della collettività in situazioni emergenziali. in difficoltà”.