Sport in carcere con l’Uisp a Brescia, Roma e Firenze: le attività si consolidano

A Brescia sta per ripartire il torneo di calcio nel carcere di Verziano, a Roma si balla e a Firenze nascono nuove opportunità lavorative…

Le attività Uisp nelle carceri hanno una storia decennale, dal nord al sud del Paese si sommano esperienze che raccontano di un impegno teso all’inclusione e al reinserimento sociale. Dall’appuntamento annuale con Vivicittà, ai corsi che si svolgono tutto l’anno, fino ai tornei delle varie pratiche sportive, sono molte le proposte che cercano di abbattere i muri tra il dentro e il fuori degli istituti penitenziari, per immaginare un futuro nuovo fuori dal carcere, in cui lo sport possa essere uno strumento di libertà e rinascita.

E’ quello che è successo a Firenze a C. B., detenuto di origine albanese, che si fa chiamare “Nico”. La sua storia è stata presentata in una conferenza stampa che si è tenuta al Comune di Firenze a Palazzo Vecchio: erano presenti tra gli altri l’assessora allo sport del Comune di Firenze, Letizia Perini, l’assessore al Welfare, accoglienza e integrazione del Comune di Firenze, Nicola Paulesu, il presidente Uisp Firenze, Marco Ceccantini, la responsabile del Centro Attavante per persone detenute ed ex detenute, Debora Calderaro. Nico ha iniziato come utente delle attività sportive presso la casa circondariale di Sollicciano, dopo la scarcerazione, seguito dagli operatori della struttura del Centro Attavante, è stato coinvolto insieme ai volontari in alcuni eventi curati da Uisp Firenze, tra cui i Mondiali Antirazzisti. Sullo sfondo l’obiettivo di una piena inclusione. Durante uno di questi eventi Nico ha espresso il desiderio di lavorare presso un impianto Uisp che aveva frequentato, Centro Sportivo La Trave in zona Peretola, dove giocano tra l’altro le squadre maschili e femminili del Centro Storico Lebovski. Dal primo ottobre 2024 Nico lavora alla manutenzione dell’impianto con contratto di assunzione a 40 ore settimanali. Per approfondire clicca qui

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La storia di Nico testimonia una volta di più la valenza e l’importanza dei progetti sportivi gestiti dall’Uisp all’interno delle case circondariali. Nuovo inizio in programma anche per l’Istituto penitenziario di Rebibbia femminile a Roma, con Ilaria Nobili, operatrice Uisp Roma, che proprio questa settimana, ha dato il via ai corsi di danza: “Abbiamo avuto un’adesione clamorosa, con circa 60 detenute – racconta Nobili – ringrazio della collaborazione Alessia Giuliani, responsabile per l’Istituto dei corsi di danza e pallavolo e la direzione di Rebibbia femminile. Nei prossimi giorni partiranno anche i corsi di pallavolo”.

“Abbiamo registrato un entusiasmo contagioso che si deve alla magia della danza, al suo potere di coinvolgimento – prosegue Ilaria Nobili – In questo modo le detenute scaricano le tensioni e riacquistano fiducia nel proprio corpo. Scegliamo insieme musiche e ritmi, sulla base del loro stato d’animo: lunedì scorso abbiamo optato per i ritmi africani. Abbiamo ballato anche sulla musica di ‘Mariposa’, di Fiorella Mannoia. Iniziamo con alcuni esercizi di riscaldamento e concludiamo con un rito al quale siamo tutte affezionate: a turno una donna sceglie una canzone da dedicare a tutte le altre. Stavolta la scelta è caduta su ‘Stella’ di Ultimo”. E già: “perchè sei forte e fragile senza paura/Tu resta la stessa, la stessa di sempre”.

Brescia, invece, l’Uisp propone da anni il calcio come pratica sportiva, per il suo valore aggregante e la capacità di trasmettere regole e rispetto dell’avversario. In particolare, all’interno delle mura della Casa di reclusione di Verziano, viene organizzato un torneo di calcio a 7. Si tratta di un progetto sociale, prima che sportivo, con l’obiettivo di coinvolgere i detenuti e di consentire loro di mantenere un contatto con la realtà al di fuori, dove dovranno tornare a vivere una volta scontata la pena. In questa fase il Comitato Uisp di Brescia sta reclutando nuove squadre che vogliano partecipare al torneo, che si giocherà tutti i sabato pomeriggio, da febbraio a giugno. La proposta è aperta a squadre di calcio maschili a 7 o a 11 disposte a giocare a 7. Per info: progettocarcere.brescia@uisp.it