A seguito degli incidenti verificatisi prima dell’incontro di calcio Venezia – Bari di domenica 10 marzo scorso, la D.I.G.O.S. della Questura di Venezia ha immediatamente posto in essere un’attività ed una serie di accertamenti atti ad individuare i tifosi responsabili di tali condotte antisportive.
All’esito di tali accertamenti, grazie anche alla visione delle immagini, ai riscontri fotografici ed alla successiva comparazione per giungere all’identità dei supporter responsabili di quanto accaduto allo stadio “Penzo” di Venezia domenica scorsa, il Questore di Venezia ha irrogato ben 18 provvedimenti di inibizione all’ingresso negli impianti sportivi (D.A.Spo.), nei confronti di altrettanti soggetti, per la durata complessiva di 82 anni.
Nello specifico, 9 D.A.Spo. sono stati disposti nei confronti di altrettanti tifosi baresi dei quali 3 provvedimenti per 8 anni con obbligo di firma, 2 per la durata di 5 anni ed altri 4 per 4 anni, mentre 8 sono i D.A.Spo. comminati ad altrettanti tifosi veneziani di cui 1 per la durata di 6 anni con obbligo di firma, 1 per 5 anni con obbligo di firma, 1 per 5 anni, 2 per la durata di 4 anni e 3 per 3 anni.
Infine, un ultimo provvedimento di inibizione all’ingresso negli impianti sportivi per la durata di anni 3, è stato emesso nei confronti di una persona di nazionalità olandese che si era unita ai tifosi veneziani nelle fasi provocatorie, avvenute prima dell’inizio della partita di calcio, caratterizzate da lancio di oggetti e petardi al vaporetto che trasportava i tifosi baresi diretti allo stadio.
Sono tuttora in fase di approfondimento le posizioni di altri soggetti, responsabili di medesime condotte antisportive, per i quali la D.I.G.O.S. della Questura di Venezia sta procedendo a una corretta identificazione.