Dal 7 al 9 febbraio 2025, la Fondazione Collegio Artistico Venturoli di Bologna presenta La finestra sul cortile, mostra collettiva di Nicola Bizzarri, Federico Falanga, Chiara Innocenti Sedili, Elena Vignoli, Aurora Vinci, curata da Veronica Camastra, Diana Cava, Andrea Di Natale, Blu Renzini e organizzata nell’ambito di ART CITY Bologna, programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna, in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera.
La scelta del titolo si radica in una duplice lettura, spaziale e concettuale, che collega il film di Alfred Hitchcock al contesto del Collegio Venturoli. Lo spazio, caratterizzato da un cortile interno su cui si affacciano gli studi d’artista, diventa il fulcro di un dialogo tra interno ed esterno, tra il personale e il collettivo, proprio come accade nel film. La finestra, intesa come soglia e cornice, diviene qui una metafora che richiama il modo in cui osserviamo, interpretiamo e ci rapportiamo al mondo circostante. Le quattro curatrici, studentesse del Dipartimento di Didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, attraverso le opere delle artiste e degli artisti attualmente in residenza presso il Collegio Venturoli, hanno ridefinito il cortile dello storico edificio bolognese rendendolo un elemento vivo e pulsante.
Hitchcock, attraverso il microcosmo del cortile, offre uno sguardo sulla complessità della vita moderna, variegato e frammentario. Analogamente, ogni artista in mostra, con mezzi espressivi diversi, apre la propria finestra interiore, rivelando poetiche intime e visioni personali. Nicola Bizzarri esplora la complessità dell’identità tramite un’indagine scultorea introspettiva, espressa attraverso una riflessione sul rapporto tra stabilità e trasformazione. I ricordi di un luogo intimo vengono esplorati da Aurora Vinci attraverso il linguaggio pittorico e da Chiara Innocenti Sedili con interventi site specific, entrambe in un dialogo rievocativo del passato. I segni del quotidiano nelle opere di Federico Falanga diventano il mezzo per rievocare la stratificazione del passare del tempo, in una rilettura delle superfici dello spazio interno. All’esterno, nel cortile, una sua installazione luminosa crea un connubio tra realtà e onirico. Questa stessa dimensione viene esplorata da Elena Vignoli, che attraverso l’atto performativo indaga il rapporto tra il suo corpo e il giardino, consentendo un accesso a un luogo sospeso.
Il pubblico, come il protagonista del film, è invitato a partecipare in modo diegetico: non solo osserva, ma interpreta, ponendosi interrogativi sulla relazione tra ciò che è visibile e ciò che è nascosto, tra ciò che è dentro e ciò che è fuori. Ne La finestra sul cortile, l’elemento della finestra incarna una tensione epistemologica fondamentale: permette di guardare attraverso, ma al contempo delimita il campo visivo, attraverso un dialogo continuo tra spazio, opera e fruitore, invitandoci a esplorare il limite tra personale e collettivo, tra memoria e trasformazione. La mostra è realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e fa parte del programma OFF di ABABO Art Week 2025.
In occasione dell’opening del 7 febbraio, alle ore 18.30 sarà possibile assistere alla performance L’onirica di Elena Vignoli, che verrà ripetuta l’8 febbraio alle ore 18 e 21, e il 9 febbraio alle ore 16.
Negli stessi giorni, dal 7 al 9 febbraio, la Fondazione Collegio Artistico Venturoli ospita anche l’opera The Following Days (2005, 5’11’’) di Paolo Chiasera, artista che ha beneficiato di una residenza del Collegio nel 2003, presso Molinella (Bologna). Proprio in questo luogo è stato girato il video, in cui si racconta la storia di tre ragazzi che incontrano Pier Paolo Pasolini. Le fiamme di questa apparizione generano un pertugio mentale, all’interno del quale uno dei ragazzi decide di entrare per poi fermarsi a riposare. L’opera si inserisce nella gipsoteca del Collegio, in un dialogo simbolico tra la sua dimensione narrativa e la forza materica delle sculture presenti.
La mostra è arricchita da una selezione di opere pittoriche di Paolo Chiasera rappresentanti la Rosa Tannenzapfen: una patata che ricorda una forma scultorea simile alla Venere di Willendorf, per via dei suoi tuberi molto sviluppati. Secondo le credenze dei popoli agricoli, queste figure incarnano la Grande Madre che dà vita a tutte le cose dal suo grembo, in equilibrio tra una costante minaccia di distruzione e la necessità periodica di rinnovare i processi generativi della natura.
Opening: 7 febbraio, ore 18
Orari di apertura: 7 febbraio, ore 14-20; 8 febbraio, ore 11-24 (Art City White Night); domenica 9 febbraio, ore 14-17.30.
sito web: www.fondazionecollegioventuroli.org
e-mail: info@collegioventuroli.191.it