Per Brambilla, il cognome milanese per antonomasia, il 2013 è stato l’anno del sorpasso ad opera dell’orientale Zhou. Perde posizioni anche un altro cognome meneghino ‘doc’, Fumagalli, che rispetto al 2012 scende dal 30° al 36° posto. Sono alcune novità della classifica dei 50 cognomi più diffusi a Milano registrati all’anagrafe del Comune nel 2013.
Resistono ancora in vetta i 4.345 Rossi residenti all’ombra della Madonnina (erano 4.379 nel 2012), tallonati però sempre più da vicino dai 4.101 Hu (3.694 nel 2012), il cui secondo posto in graduatoria è entrato ormai nella storia della città. Diminuiscono i Colombo (stabili al 3° posto, ma scesi dai 3.685 del 2012 ai 3.652 del 2013), i Ferrari (dai 3.568 del 2012 ai 3.532 del 2013), i Bianchi (dai 2.784 iscritti all’anagrafe un anno fa ai 2.745 di oggi), mentre aumentano i Russo (i 2.337 del 2012 sono saliti ai 2.372 di oggi). Seguono, all’ottavo e nono posto nella banca dati del Comune, due cognomi di chiara provenienza cinese, con un numero di iscritti notevolmente aumentato nell’ultimo anno: Chen (dai 1.625 del 2012 ai 1.883 del 2013) e Zhou (da 1.439 del 2012 a 1.602 del 2013). Chiudono la top ten di quest’anno i 1.510 Brambilla, anch’essi scesi rispetto ai 1.536 di appena 12 mesi fa.
Un simbolo del Sud Italia come Esposito vanta oggi 1.462 rappresentanti milanesi, rispetto ai 1.420 del 2012 e riesce a conquistare una posizione (dalla 12ª all’11ª).
“Da questa classifica dei primi 50 cognomi emerge che gli 8 cinesi sono ‘portati’ complessivamente da quasi 13 mila cittadini – ha commentato l’assessore al Commercio e Servizi civici Franco D’Alfonso –: un numero elevato di persone, quindi, è associato a uno stesso cognome che in Cina è anche riconducibile alla regione di provenienza. Più in generale, l’anagrafe dei cognomi è una fotografia di Milano, da sempre aperta ai contributi di quanti, italiani o stranieri, scelgono la nostra città come centro di vita e di lavoro e contribuiscono alla sua crescita”.
Leggermente in calo all’anagrafe altri classici nomi di famiglia ambrosiani: i 1.342 Cattaneo (erano 1.367 un anno fa) scendono dal 13° al 14° posto, i 1.087 Riva (1.106 nel 2012) passano dal 22° al 26° posto, subito seguiti a ruota dai 1.085 Pozzi (1.105 nel 2012), anch’essi in perdita di quattro posizioni in un anno: dalla 23ª alla 27ª. Beretta, invece, cognome di antiche e illustri tradizioni essendo legato al primo Sindaco della città, è ‘portato’ oggi da 1.032 milanesi, quasi lo stesso numero di un anno fa (1.042). E se nel 2012 i 1.027 Fumagalli comparivano solo al 30° posto in graduatoria, questo tipico cognome meneghino ha continuato a perdere ‘pezzi’ all’anagrafe di Milano, scendendo oggi sotto il migliaio di iscritti: 988 in tutto.
In controtendenza i discendenti del celebre banchiere e commerciante genovese Tommaso Marino, cui si deve la realizzazione nel Cinquecento dell’omonimo palazzo in piazza della Scala che oggi ospita l’Amministrazione comunale di Milano: in un anno i Marino sono saliti da 871 a 882, attestandosi al 40° posto.
Guadagnano posizioni in classifica e superano quota mille persone altri classici cognomi cinesi, la cui comunità, attiva in via Paolo Sarpi fin dagli anni Venti, è storicamente la più antica tra quelle straniere presenti in città e, quindi, anche tra le più numerose: Wang (oggi rappresentato da 1.209 persone rispetto alle 1.030 del 2012, sale dal 29° al 19° posto), Wu (con 1.109 residenti nel 2013 rispetto ai 930 del 2012, passa dal 35° al 24° posto), Lin (oggi 1.067 a fronte dei 916 nel 2012, dal 36° al 28° posto), Zhang (quest’anno 1.021, 829 nel 2012, dal 44° al 33° posto). Lontani di poco dal traguardo del migliaio di residenti gli 881 Liu, comunque in crescita rispetto all’ultimo anno quando risultavano iscritte all’anagrafe ‘solo’ 742 persone: un aumento che corrisponde al passaggio dal 62° al 41° posto nella classifica 2013.