La riapertura delle scuole è vicina: si finiscono i compiti delle vacanze, si prepara la cartella con nuove penne e quaderni, la ricerca frenetica ai libri di testo è iniziata… ma per tante ragazzine nel mondo è un’altra storia, in particolare se si considerano le regioni più povere del pianeta dove tre fattori determinanti “remano contro” l’istruzione delle bambine: 1) essere povere; 2) vivere in aree rurali; 3) appartenere a gruppi etnici discriminati o esclusi. In quel 20% di famiglie che costituiscono la parte più povera solo il 64% dei bambini in età scolare è iscritto a scuola, rispetto al 90% registrato nel 20% di famiglie più ricche (dati Unicef 2010); se però a questa statistica si introduce la variabile del genere, ne emerge un quadro desolante: le bambine nelle famiglie più povere sono le più soggette all’esclusione totale dalla scuola. Quando i genitori in stato di miseria si trovano a decidere quale dei propri figli possa trarre maggior profitto dallo studio, le bambine passano il turno: la loro immediata utilità nei lavori domestici, il loro ”valore economico” come mogli-bambine sono considerati punti più importanti rispetto all’istruzione. Per cui appena la bambina entra in pubertà viene costretta ad abbandonare gli studi e la statistica si impenna: 10 milioni di ragazzine si sposano prima dei 18 anni.
“L’istruzione è la chiave di volta per allontanare le bambine dai matrimoni prematuri” – sottolinea il Direttore Nazionale di Plan Italia, Tiziana Fattori – “infatti, in uno studio di Plan, emerge che le ragazzine senza istruzione hanno tre volte più probabilità di sposarsi prima della maggiore età di coloro che hanno finito la scuola secondaria. Inoltre i benefici derivanti dall’istruzione delle bambine sono dimostrati da una serie di studi sia in termini di aumenti in percentuale del PIL nazionale sia nel contributo dato dalle madri istruite nel far uscire le proprie famiglie dalla povertà”.
Plan Italia (www.plan-italia.org) si batte per un futuro migliore delle bambine e con la campagna Because I am a Girl ha l’obiettivo di dare un’istruzione di qualità di almeno 9 anni a 4 milioni di ragazzine. La Campagna è sostenuta da Malala che ha da poco