Natale all’italiana

C’è qualcosa di più scontato, di più banale o più prevedibile di tutto ciò che attiene alla festa e ai riti del Natale? Intendiamoci, non parlo dello spirito, ma della "carne"? Io dico che qualcosa c’è. Ed è tutto quello che riguarda "l’anti-Natale". Sia chiaro, non sono esente. Non sono esente da quelli delle fatidiche frasi-luoghi comuni… tipo: "vorrei addormentarmi il 24 e risvegliarmi dopo la Befana". Oppure "ci si affanna negli ultimi giorni nelle rincorse ai regali, quando ogni anno dico a me stesso: stavolta non ci casco, stavolta mi organizzo e sono già pronto almeno venti giorni prima". E naturalmente vi risparmio – invece – le operette morali. Possiamo essere più o meno spirituali, più o meno affaticati dai nostri tempi che il Natale è lo stesso. Fosse anche una lenticchia, ma dobbiamo scambiarcela con i nostri cari. Non ci trovo nulla di male. Anzi.
E alla fine ben vengano le file al supermercato, rincorrendo all’ultimo minuto gli odori per il brodo, la frutta secca, il pandoro o il panettone. Perchè a noi piace così, il Natale. Ci piace arrivarci esausti, senza conto alla rovescia, finirci dentro, addosso, sopra come fosse per caso e dopo aver fatto i salti mortali all’ultima cassa.
Al bando gli acquisti "mirati", che sono di nicchia, d’elite. Cosa regaliamo a nonna? Bella domanda. Ci capiterà in mano la risposta. E sarà giusta se ci saremo arrivati come si trova un grande amore. Basta non cercarlo… Ben vengano poi i riti: "questo per chi è?", scartare fogli di coloro rosso con palle d’albero e rametti di abete lasciandoli galleggiare per terra, fino a festa conclusa… trovare qualcosa di riciclato accompagnandolo con un enorme "oooooh" di meraviglia; o come capitò a me, una volta, ricevere il regalo "di restituzione", perchè il cugino si è dimenticato che quel pullobver gliel’avevo regalato io, l’anno prima".
Affogando nel brodo di cappone il pranzo del 25, poi, arriverà l’esodo di massa. E qui potremmo parlare della partenze intelligenti. Che, in quanto tali, Poletti (oh, uno preso a caso…) non le può vedere. "Se partono dopo il sei gennaio noi non li tratteniamo – potrebbe essere il sunto del suo pensiero – che se ne stiano in montagna quando si torna al lavoro, non sentiremo la loro mancanza. E poi mica è detto che quelli che ci mettono due ore per fare duecento metri di autostrada siano tutti pistola"…

Diego Costa