Cominciate le prove dello spettacolo, proposto dagli stessi produttori de L’Inferno di Dante e andato in scena per la prima volta nel 2020 con uno straordinario successo di pubblico, ripetuto lo scorso anno al termine della pandemia. Il regista Anfuso, “lusingati dall’incarico che il Comitato per le Festività Agatine ci ha dato”. Una ventina di persone in scena nella chiesa di San Nicolò l’Arena, la più grande della Sicilia. La nuova protagonista, Cecilia Guzzardi, il ritorno di Ivan Giambirtone e il consueto cast d’altissimo livello, da Davide Sbrogiò a Barbara Gallo. L’anteprima per stampa e autorità di lunedì 22. Repliche fino al 2 febbraio. A grande richiesta i matinée per gli studenti a prezzo ridotto…
Catania – “È una grande gioia interpretare sulla scena la Santa di Catania, la protettrice di noi Catanesi. Da parte di tutta la città c’è una grande attesa per questo spettacolo e stanno arrivando le prime prenotazioni”.
Lo ha detto Cecilia Guzzardi, giovane attrice etnea formatasi nell’Accademia Silvio D’Amico di Roma, protagonista di Agata, la Santa fanciulla, kolossal sulla Patrona di Catania (una ventina le persone in scena) firmato da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily, gli stessi produttori del lavoro teatrale più visto negli ultimi anni in Sicilia, ossia L’Inferno di Dante.
Agata, la Santa fanciulla, che vanta il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Assessorato al Turismo della Regione, del Comune di Catania e del Comitato per i Festeggiamenti Agatini, si sta provando nel Palazzo della Cultura, debutterà lunedì 22 gennaio con un’anteprima per Stampa e Autorità e sarà replicata fino al 2 febbraio in quella chiesa di San Nicolò l’Arena, la più grande della Sicilia, dove già era stata presentata lo scorso anno. La prima rappresentazione del lavoro teatrale scritto e diretto da Giovanni Anfuso, risale invece al gennaio del 2020, prima del covid, quando andò in scena nella Badia di Sant’Agata, che risultò però troppo piccola.
Lo spettacolo narra quanto descritto negli atti del martirio, come riportato dal compianto monsignor Gaetano Zito, facendo inoltre muovere sullo scenario dei terribili bombardamenti che colpirono Catania durante lo sbarco Alleato, personaggi immaginari come Melvin Konner, ufficiale della polizia militare britannica deciso a riportare a Londra quella corona di Riccardo cuor di leone posta sulla testa della nostra Patrona, o il cavaliere Pennisi, che difende il Tesoro. Un intreccio che ha conquistato non solo il pubblico appassionato di teatro, ma anche gli studenti delle scuole, i quali, anche quest’anno, potranno vedere lo spettacolo a prezzo ridotto durante i matinée.
“Siamo lusingati – ha detto Anfuso – che il Comitato per le Festività Agatine ci abbia chiesto di mettere ancora una volta in scena Agata, la Santa fanciulla e siamo incuriositi e soddisfatti per la crescita costante delle prenotazioni da parte delle scuole catanesi. Il lavoro ripropone i temi del martirio e della guerra, visto che la vicenda è ambientata anche durante lo sbarco alleato del 1943. E, in questo mondo che non riesce a pacificarsi, la figura di Agata assume un grandissimo valore perché invita ogni uomo a scoprirsi portatore di pace”.
“Nel 2020, prima che il mondo andasse sottosopra – ha aggiunto Ivan Giambirtone – avevo già interpretato il personaggio del cavalier Orazio Pennisi, che Anfuso aveva scritto appositamente per me. Sono contentissimo perché lo spettacolo non solo narra del sacrificio della Santa per onorare la propria fede, ma fornisce un’interessante ricostruzione storica toccando un tema molto sentito in questo momento: quello della guerra. È importante riflettere su quanto sia fondamentale vivere in pace”.
“La compagnia – ha concluso Cecilia Guzzardi – sta lavorando con grande entusiasmo. Con Davide Sbrogiò, che interpreta il proconsole romano Quinziano, persecutore della Santa, c’è un grande affiatamento e cerchiamo di dare il meglio di noi per emozionarvi”.
Nel cast di quest’edizione di Agata, la Santa fanciulla, Barbara Gallo (Madre Mirella), Davide Sbrogiò (Quinziano), Ivan Giambirtone (Orazio Pennisi), Cecilia Guzzardi (Agata), Giulia Epaminonda (Antonietta), Michele Carvello (James Lanciano), Bruno Prestigio (Melvin Konner), Elena Ragaglia (Afrodisia), Francesco Rizzo (Silvano), Franco Colaiemma (San Pietro) e Luciano Fioretto e Alice Canzonieri (Corifei). Del coro fanno parte Francesca Castro, Andrea Gigante, Martina Giuffrida, Manuela Grimaldi, Marta Marino, Lucio Rapisarda, Rachele Ruffino. Gli elementi scenici e i costumi sono di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano, le coreografie di Fia Distefano, l’Organizzazione Generale è di Simone Trischitta, aiuto regista è Lucia Rotondo e assistente alla regia Angelo Bertolo, le luci sono di Davide La Colla e il suono di Enzo Valenti.