Ora servono azioni strutturali di decarbonizzazione oltre le frontiere …
Il Summit voluto dal Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha messo al centro dell’agenda politica l’azione contro la crisi climatica, da altri leader sono venuti segnali importanti, ma i cambiamenti strutturali che mirino a un’economia a zero emissioni di carbonio sono tutti da attuare: questa la valutazione del WWF all’apertura della seconda giornata del Summit virtuale sul Clima.
Il presidente Biden ha inviato un chiaro messaggio su ciò che si aspettava dai leader mondiali che partecipano al vertice virtuale dei leader sul clima, quando ha annunciato un obiettivo di emissioni rivoluzionario per gli Stati Uniti, impegnandosi a tagliare le emissioni del 50-52% entro il 2030 dai livelli del 2005, quasi raddoppiando il loro precedente impegno per il 2025. L’annuncio dell’obiettivo USA di riduzione delle emissioni è stato dato al Summit proprio per motivare tutti i grandi emettitori ad assumere impegni di azione immediata e un percorso di completa decarbonizzazione entro la metà del secolo.
I temi emergenti nei discorsi dei leader, a parte i diversi annunci, tra cui un incoraggiante proposito di eliminare gradualmente l’uso del carbone da parte della Cina, importanti gli accenni a porre un prezzo sul carbonio e a metter mano alle politiche delle istituzioni finanziarie multilaterali.
Una delle trasformazioni più evidenti è nei portafogli della finanza privata, che si stanno allineando alle indicazioni della comunità scientifica. La Glasgow Financial Alliance for Net Zero, annunciata ieri, intende raccogliere le tante iniziative di finanza verso il carbonio zero, sia quelle esistenti sia quelle nuove, in un forum strategico di settore. I paesi che leggono questi segnali e agiscono immediatamente, saranno in vantaggio. A cominciare dagli NDC (obiettivi e piani di riduzione delle emissioni per ciascun Paese) che devono convergere verso la COP26.
Un ambiente politico favorevole è essenziale per permettere ai nuovi investimenti privati di attecchire. Importanti opportunità per le economie industrializzate sono i prossimi vertici del G7 e G20 –il G20 sarà a presidenza italiana- dove potrebbero essere concordate misure strutturali per la decarbonizzazione come l’eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili, l’aumento delle tasse sul carbonio e altre misure strutturali di decarbonizzazione.
Come riconosciuto da molti leader e altri oratori, occorre anche tener fede agli impegni assunti nei confronti dei Paesi meno sviluppati e più vulnerabili, aumentando i finanziamenti per soddisfare e superare l’impegno di 100 miliardi di dollari per i paesi in via di sviluppo a partire dal 2020. Ma i paesi sviluppati non sono sulla buona strada per farlo, e a parte l’impegno degli Stati Uniti a raddoppiare i loro finanziamenti pubblici rispetto a quelli dell’era Obama, non ci sono stati nuovi impegni significativi. I finanziamenti devono anche fornire ai Paesi più vulnerabili gli strumenti per adattarsi agli impatti, già pesanti, della crisi climatica.
Act together to change climate change
© Gaelle Matata /WWF France