
PALERMO – I simboli della Settimana Santa, il Museo della Targa Florio con i suoi cimeli, una Crocifissione commovente dinanzi alla quale hanno pregato per secoli i pastori; e si raggiungerà un borgo minuscolo seguendo il percorso di un’ex ferrovia lungo l’Anapo. Saranno i tre borghi-gioiello di Collesano (PA), Licodia Eubea (CT) e Cassaro (SR), lontani dagli abituali percorsi turistici, ad aprire le porte in questa anteprima pasquale (sabato 19 e domenica 20 aprile). Poi via alla quinta edizione del Borghi dei Tesori Fest che quest’anno correrà lungo i ponti festivi (26/27 aprile, 3/4 maggio e 10/11 maggio) quando altri trentacinque piccoli comuni, in tutte e nove le province dell’Isola, passeranno il testimone. Oltre alla consueta possibilità di visitarli in autonomia, è stato organizzato un calendario di partenze in pullman, da Palermo e da Catania, in giornata o, per chi vuole visitare più luoghi, anche con una formula weekend. Info e prenotazioni su www.leviedeitesori.com.
Sarà un vero viaggio nelle comunità, tra palazzi nobiliari, chiese dimenticate, castelli arroccati, conventi silenziosi, laboratori e ricette di una volta. Il progetto della Fondazione Le Vie dei Tesori è stato scelto come esempio di sostenibilità integrale nella filiera del turismo da “Road to social change”, il percorso di formazione di Unicredit dedicato alla sostenibilità. Borghi dei Tesori Fest è strettamente legato a Italea Sicilia, costola regionale del progetto del Ministero degli Esteri dedicato agli italiani all’estero e agli italo-discendenti di cui sono partner sia la Fondazione Le Vie dei Tesori che l’associazione Borghi dei Tesori.
Sono tre borghi piccini, veri gioielli: a Collesano, nel Palermitano, si potrà sul serio scoprire l’intero paese e gli artisti che lo abitano, ricordando il rombo delle auto della Targa Florio che qui ha il suo museo dedicato. La Pasqua è particolarmente sentita, in tanti accorrono per la “Cerca”, la Via Crucis itinerante tra i vicoli: il festival propone un’esperienza immersiva (sabato alle 10 e alle 16, domenica alle 10) che permetterà di scoprire il borgo, ma anche la bottega del mosaicista artista Pino Valenti che ama particolarmente i Pinocchi. Passando dalla cinquecentesca Basilica di san Pietro si raggiungerà il convento domenicano che ospita il Municipio e il Museo della Targa Florio, dove ci si potrà perdere tra cimeli, foto, trofei, ritagli di giornale e manifesti. Infine, il borgo degli stazzunari, dove erano le fornaci e si cuocevano le famose ceramiche di Collesano a pochi passi dai ruderi del castello medievale.
Licodia Eubea, nel Catanese, apre Palazzo Mugnos che prende il nome della famiglia di origine spagnola, i Mugnos, stretti collaboratori dei marchesi Santapau, signori di queste terre. Si resta incantati di fronte al prospetto dove il grande balcone centrale e due balconi più piccoli sono sostenuti da splendidi mensoloni barocchi. Si visiteranno stanze e saloni gentilizi, accompagnati da brani sulla storia e le tradizioni popolari. Tre le passeggiate dell’Archeoclub che recuperano l’anima autentica del Borgo: dalla commovente Crocifissione nella grotta rupestre dei Santi, un tempo ricovero dei pastori, al percorso tra le chiese di Licodia alla ricerca dei simboli e dei riti della Settimana Santa – la Giunta tra il Cristo con la croce e l’Addolorata che la mattina di Pasqua diventa una festa per i fedeli – fino al tragitto tra vicoli, oratori e palazzi rinati dopo il terremoto del 1693 che distrusse il Val di Noto.
Cassaro, nel Siracusano, è piccina piccina, sta in una mano: 700 abitanti e il profumo delle olive e del timo. Si visiterà il Museo dell’Altopiano Ibleo nel settecentesco Palazzo Carfì, colmo del fascino altoborghese di una volta: ospita paramenti e oggetti sacri dalle chiese di Cassaro, e gli antichi strumenti e partiture della centenaria e curiosa Banda di Cassaro. E una sezione etnografica con gli oggetti della quotidianità popolare, l’antico telaio, gli strumenti per preparare la ricotta, l’antica sartoria con gli abiti da sposa, la camera da letto con la “naca”. Particolari le passeggiate: oltre a scoprire le tre chiese principali di Cassaro, si potrà seguire il nuovo percorso nella natura lungo l’ex strada ferrata che costeggia il fiume Anapo; o raggiungere Borgo Rizza, vera ghost town, uno dei villaggi fascisti poi passati all’Eras, progettati con innumerevoli varianti e somme, ma poi abbandonati e dimenticati.
Per Collesano partirà un bus da Palermo, per Licodia Eubea e Cassaro, partenze sia da Palermo che da Catania. [info: tel. 389.2350723 (dalle 10 alle 18) e su WhatsApp allo stesso numero, oppure 0917745575 via mail a info@leviedeitesori.it.]
IL PRIMO WEEKEND DEL FESTIVAL. Nel prossimo weekend – sabato 26 e domenica 27 aprile – si apre il festival e si visiteranno altri nove borghi: si potranno scoprire artigiani e sapori a Sambuca di Sicilia; il laboratorio di restauro del libro antico, le chiese di rito bizantino, la storia della scuola di iconografia a Mezzojuso (new entry di quest’anno); ascoltare le storie degli abitanti di Valledolmo; inerpicarsi sui Nebrodi, per osservare da (relativamente) vicino i grifoni ad Alcara Li Fusi o perdersi tra i vicoli arabi di San Piero Patti; gustare un cannolo a Piana degli Albanesi e andar sulle orme di donna Eleonora a Contessa Entellina. A Ciminna si sfogliano le foto dal set del Gattopardo e a Isnello ogni chiesa pare un merletto di stucco. Anche in questo caso sono previsti comodi bus da Palermo e da Catania.
Borghi dei Tesori Fest è smart e digitale, con un unico coupon valido per le visite in tutti i luoghi – esperienze e passeggiate hanno un coupon dedicato – che apriranno le porte. Come nel Festival delle città, un coupon da 18 euro varrà per 10 visite, un coupon da 10 euro per 4 visite; meglio prenotare, soprattutto per le degustazioni. I coupon saranno disponibili sulla piattaforma delle Vie dei Tesori e negli infopoint in ciascun borgo. Schede di luoghi, esperienze e passeggiate nei borghi su www.leviedeitesori.com, dove si potrà trovare anche il calendario degli itinerari in bus.
Borghi dei Tesori Fest è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con l’associazione Borghi dei Tesori – fondata nel 2021, conta una settantina di piccoli Comuni in tutta la Sicilia -, l’associazione Italea Sicilia e i Comuni coinvolti. È sostenuto dall’Assessorato regionale al Turismo, da Fondazione Sicilia, Città metropolitana di Palermo, Grand Hotel et des Palmes – Mangia’s.