Calano i contagi del Coronavirus e con essi gli ascolti televisivi dei tg di prime time, mentre la politica riprende quota. Sono alcuni degli aspetti che emergono dal Report di aprile dell’Osservatorio Tg Eurispes – CoRiS Sapienza che analizza le sette testate di prime time nazionali.
Dal punto di vista dei contenuti, i quotidiani “bollettini di guerra” della Protezione civile vengono sempre più a scendere nelle scalette, scalzati dalle aperture a vantaggio della politica dei partiti, che scalpita e reclama gli spazi perduti, riconquistandoli ampiamente nell’ultima settimana di aprile. La comunicazione politica è oggetto di più di 1 apertura su 5 (in marzo era meno di 1 su 6).
L’Osservatorio Tg ha, poi, analizzato la presenza delle personalità politiche all’interno dei titoli e dei servizi andati in onda. La transizione dalla fase emergenziale a quella della ripartenza ha portato, dalla settimana di Pasqua, un riesplodere delle tensioni tra il Governo e le opposizioni. Se il picco delle polemiche si è consumato nello scontro tra il premier Conte, Salvini e Meloni, venerdì 10 aprile “in diretta nazionale”, i vincitori di questa fase risultano, tuttavia, Renzi e Berlusconi.
A tenere banco nel corso del mese di aprile è stato anche il confronto tra Governo e Regioni sulla ripartenza. Il governatore della Lombardia, Fontana, si conferma, pertanto, il terzo personaggio politico per citazioni nei titoli del prime time, superando di pochissimo sia Salvini che Berlusconi. Grande attenzione anche agli interventi del veneto Zaia e del campano De Luca.
Per quanto riguarda gli ascolti, si è passati da una platea media di 24,5 milioni del mese di marzo ad una di 20 milioni ed 850mila nell’ultima settimana di aprile, con un calo in audience di 3 milioni e 600mila telespettatori (-14,6%). Le variazioni più consistenti si registrano per quelle testate che avevano guadagnato di più nel mese di marzo, con Tg5, Tg1 e Tg3 che perdono, rispettivamente, 620mila (-9,6%), 830 (-11,4%), e ben 950mila telespettatori (-25% dell’audience di marzo). In termini di perdita in percentuale, è Studio Aperto a patire il calo più marcato (-30,6%), seguito dal Tg4 (-28,6%) e dal Tg3. Le testate che gestiscono “meglio” la perdita di audience sono Tg2 e Tg La7, che perdono 230 e 180mila spettatori.
Il commento dei dati del mese di aprile sono affidati a Michele Prospero, Professore Ordinario di Filosofia Politica presso il CoRiS, saggista e editorialista.