Cuore, fantasia e uno stile ineguagliabile: la lezione di Gianni Mura a Mangiacinema 2.1

Venerdì 24 settembre “I Senzamura”, uno degli appuntamenti più attesi del Festival: con Gigi Garanzini, Ricky Gianco, Claudio Rinaldi, Claudio Sanfilippo, Michele Serra…

SALSOMAGGIORE TERME (PARMA) – “Grande”, forse, non gli sarebbe piaciuto fino in fondo, per come era lui. Ma c’è un senso per questo aggettivo, se accostato a una persona fuori dal comune (in tutto) come Gianni Mura. E lo spiegheranno, in uno degli appuntamenti più attesi di Mangiacinema 2.1 – Festa del cibo d’autore e del cinema goloso (in programma a Salsomaggiore Terme dal 15 al 19 e dal 24 al 26 settembre), cinque suoi grandi amici.
Nel Festival ideato e diretto da Gianluigi Negri, il pomeriggio di venerdì 24 settembre (al Palazzo Congressi) si terrà l’evento “I Senzamura”, con protagonisti, in ordine alfabetico, Gigi Garanzini, Ricky Gianco, Claudio Rinaldi, Claudio Sanfilippo, Michele Serra. Cinque amici veri “del” Gianni, prima ancora che amati cantautori, importanti firme del giornalismo e intellettuali.
Seguirà la proiezione del bellissimo documentario “Mura – Am(o)ur. Le cartoline sentimentali di un grande giornalista” realizzato pochi mesi fa da Emanuela Audisio, collega de “la Repubblica”, legatissima a Mura.

LA LEZIONE DI GIANNI MURA
Ognuno dei protagonisti avrà qualcosa di unico da raccontare su Mura. Qualcosa, persino, di intimo e familiare. Tutti e cinque sono anche nel film della Audisio: la firma de “La Stampa” Garanzini (anche appassionato produttore di vino), uno dei padri del rock italiano come Gianco (tra i pochissimi, forse l’unico, a convincere Mura a cantare in pubblico), il direttore della “Gazzetta di Parma” Rinaldi (che ha condiviso con Mura un indimenticabile Mangia come scrivi e un Mangiacinema), il cantautore Sanfilippo (autore del brano “Senzabrera”, termine coniato da Mura in omaggio al suo maestro), la firma de “La Repubblica” (e della rubrica “L’Amaca”) Serra (che meravigliosamente, in un suo articolo, ha descritto il “romanzo popolare” dell’amico scomparso il 21 marzo 2020).

MURA – AM(O)UR
Nel film della Audisio, raccontato fuori campo da Neri Marcorè, grande spazio ai commoventi ricordi di Paola Gius (moglie di Mura) e di tanti altri colleghi e artisti che lo hanno conosciuto e amato. “Gianni – afferma la Audisio – ha raccontato il mondo: fatiche e piaceri, curve e discese, letteratura e sport. Per tanti è stato l’erede di Gianni Brera: in realtà gli è bastato essere se stesso, uno straordinario inviato speciale. Conoscitore di parole, di poesia, di canzoni, di libri (molti gialli), di cibo, di vino, di calcio e ciclismo, di resistenza umana alle ingiustizie, è stato e resta un giornalista indispensabile“.

LE SUE PARTECIPAZIONI A MANGIA COME SCRIVI E A MANGIACINEMA
Mura ha anche partecipato a due Mangia come scrivi (2007 e 2013) e a Mangiacinema 2019. “Dei 175 Mangia come scrivi svoltisi fino ad oggi – ricorda il direttore artistico Gianluigi Negri – quello con Gianni del 2013, ‘M come Mistero’, fu uno dei più belli e facili da organizzare. Era protagonista insieme a Loriano Macchiavelli e Marco Malvaldi. Lo chiamai e mi disse: ‘Se c’è Malvaldi, ci sono’. Chiamai Macchiavelli: ‘Se c’è Mura, ci sono’. Chiamai Malvaldi: ‘Se c’è Macchiavelli, ci sono’. In soli cinque minuti abbiamo organizzato, con lui e grazie a lui (e agli altri due grandi scrittori), questa straordinaria serata, battezzata a novembre per il maggio successivo”.