FIRENZE: A PALAZZO STROZZI SI DIPINGE SENZA REGOLE

Dal 27 settembre fino al 26 gennaio 2025 una retrospettiva dedicata all’artista Helen Frankenthaler, pioniera dell’espressionismo astratto americano…

Palazzo Strozzi, nel cuore di Firenze, è uno dei luoghi simbolo della città che appare come una piccola fortezza a pianta rettangolare con tre piani e rappresenta uno degli esempi più significativi e raffinati di architettura rinascimentale. Oggi, mantenendo alto il suo prestigio, Palazzo Strozzi ospita grandi mostre temporanee dedicate a tematiche e ad artisti di fama internazionale. Dal 27 settembre 2024 al 26 gennaio 2025 va in scena una retrospettiva mai realizzata in Italia su Helen Frankenthaler, artista statunitense tra le più importanti del Novecento.

Organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation, la mostra intitolata Helen Frankenthaler: Dipingere senza regole offre al pubblico l’opportunità di ammirare un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1953 e il 2002, provenienti dalla Helen Frankenthaler Foundation, insieme a prestiti da importanti musei e collezioni private, permettendo così di scoprire e comprendere le connessioni, influenze e amicizie dell’artista. Le opere, infatti, vengono messe a confronto con i lavori di artisti contemporanei della Frankenthaler come Anthony Caro, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollock, Mark Rothko, David Smith, Anne Truitt. Quello che ha reso grande l’artista, considerata una figura chiave nella seconda generazione di pittori astratti americani del dopoguerra, è il fatto che sia stata una delle poche donne a far parte del movimento Color Field, rivoluzionando l’arte moderna con la sua caratteristica tecnica della soak-stain, ovvero l’imbibizione a macchia. Pioniera dell’espressionismo astratto americano, ha dato vita a tele impregnate di macchie, realizzate con colori vividi e forme amorfe, inaugurando una nuova era di pittura basata sulla libertà dalla figurazione. Il Color Field celebra il potere dei colori e le relazioni tra loro, e lo fa con la stoak stain, ottenuta mescolando olio con trementina, una resina vegetale oleosa e fluida, cosi da rendere la vernice più traslucida, con un effetto simile a quello degli acquarelli.

Le figure astratte vengono raffigurate con l’approccio “senza regole”, segno distintivo dell’arte della Frankenthaler, che ha sfidato i limiti delle tecniche pittoriche e le aspettative di genere del suo tempo, non a caso affermandosi come una delle principali artiste della sua generazione: ancora oggi continua ad ispirare molti artisti contemporanei. Il percorso espositivo, organizzato cronologicamente, ripercorre l’intera carriera dell’artista: ogni sala è dedicata a un decennio della sua produzione, offrendo al visitatore un’ampia panoramica della sua evoluzione artistica. La mostra è inoltre arricchita da documenti darchivio, fotografie e corrispondenza, in modo che i visitatori possano conoscere più da vicino la vita e il lavoro della grande pittrice.