Il 3 ottobre 2013 in un naufragio al largo di Lampedusa persero la vita 368 persone. Bambini, donne e uomini che cercavano di raggiungere l’Europa per costruirsi un futuro in sicurezza, in fuga da guerre, violenze e persecuzioni.
A partire dal 2016, il 3 ottobre si celebra la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, in virtù della legge 45/2016, nell’intento di ricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà. Da quel 3 ottobre a oggi oltre 27.000 rifugiati e migranti sono morti o risultano dispersi nel Mediterraneo.
Il Comune di Rho, in collaborazione con il Comitato 3 ottobre, celebrerà la Giornata in due momenti diversi.
A Rho, nel cortile d’onore di Villa Burba, alle ore 21.00 verrà messo in atto un flash mob che intende coinvolgere i bambini della città. Mentre alcuni musicisti della Accademia Mahler suoneranno brani di Bach e Mozart, attori del Teatro dell’Armadillo inviteranno a deporre nella fontana (ancora asciutta dopo i restauri) alcune barche di carta. Un gesto simbolico, per evocare i tanti sbarchi che si susseguono nel sud del nostro Paese. Un pensiero a quanti non sono riusciti a sopravvivere al viaggio.
I bambini sono invitati a portare le loro barchette di carta da casa, realizzandole seguendo le indicazioni di “barche di carta origami” che si trovano facilmente online. Non serve molto: solo un foglio di carta A4, che sia bianco o colorato non importa.
La performance del Teatro dell’Armadillo coinvolgerà studenti delle scuole superiori di Rho, con la regia di Paola Piacentini.
Durante la serata, mentre Villa Burba sarà illuminata di arancione, colore simbolo della Giornata, interverranno il Sindaco Andrea Orlandi e l’assessore alle Politiche Sociali Paolo Bianchi.
A Lampedusa l’assessore alla Legalità Nicola Violante sarà presente, insieme con una classe del liceo “Clemente Rebora”, all’evento “A Europe for rights”, organizzato dal 30 settembre al 3 ottobre 2023 dal Comitato 3 ottobre, a dieci anni da quel tragico naufragio. L’intento è quello di “promuovere nelle giovani generazioni occasioni di apprendimento, nella prospettiva di una educazione interculturale, contribuendo a sviluppare una cultura di solidarietà, accoglienza e dialogo, fondata sul pieno e consapevole rispetto dei diritti umani”. Si darà voce a sopravvissuti, a parenti di chi non ce l’ha fatta, a chi ha cercato di dare un nome alle salme e a chi si occupa di accoglienza.
Nel corso di una tavola rotonda, prevista alle ore 19.00 del 2 ottobre, l’assessore Violante parlerà dell’esperienza di Rho attraverso il Sistema di protezione per richiedenti asilo, rifugiati e minori stranieri non accompagnati SPRAR – diventato poi SIPROIMI: un esempio virtuoso di accoglienza.
Violante incontrerà anche Vito Fiorino, che il 3 ottobre 2013 salvò 47 persone sulla sua barca di pescatore. Il legame tra lui e Rho è ormai molto saldo: a Fiorino è dedicato uno degli alberi del Giardino dei Giusti e il 6 marzo scorso al Teatro Civico de Silva è stato messo in scena con l’Armadillo il suo racconto di quella tragica notte, “Quel mattino a Lampedusa”.