L'ipotesi di un rinvio del Black Friday e' stato oggetto nella giornata di oggi di un confronto informale tra il Governo e le associazioni commerciali ma non ci sono ad oggi le condizioni per uno spostamento in avanti della data. Lo si apprende da fonti di governo, che spiegano che i Ministeri dell'Economia e dello Sviluppo Economico hanno effettuato un sondaggio informale con le associazioni dei commercianti e della grande distribuzione, ma non e' stata trovata una posizione unitaria di tutti i soggetti interessati. Così un lancio dell’agenzia stampa Ansa. Ci domandiamo cosa c’entri il governo per autorizzare, spostare, confermare, discutere di una iniziativa commerciale di alcune aziende commerciali. Qualcuno dirà: “è come i Saldi”… ma per i Saldi, per quanto assurdi e ridicoli siano, ci sono delle leggi (ormai da operetta) che servono a confortare chi crede (amministratori regionali nello specifico) di poter decidere in merito e quando e come i negozi possano praticare sconti e i consumatori usufruirne. Sul Black Friday cosa c’è? O forse ci siamo persi che una rappresentanza delle grandi aziende commerciali (Amazon in testa) sia entrata di diritto a far parte del Governo? Quando accadono cose del genere, non c’è da stupirsi se il capo del Governo fa le sue conferenze stampa ufficiali su Facebook, o se i sistemi operativi dei sistemi informatici delle istituzioni siano stati acquistati come fossero una licenza di Windows. Si diceva di Casaleggio rispetto al M5S (che ora sembra sia in disgrazia)… ma con questa storia del Black Friday siamo messi peggio, molto peggio. A quando le schede per votare, o le cartelle esattoriali, che ci arriveranno a casa quando facciamo un acquisto su Amazon? Vincenzo Donvito, presidente Aduc