Il mito di Cassandra riletto da una delle più grandi attrici italiane, Elisabetta Pozzi

Uno straordinario affondo nel Mito di Cassandra, figura dell’antichità tra le più tragiche e vertiginose. Sola, porta con sé il peso della conoscenza e il destino di non essere creduta.

Arriva al Teatro Borsoni Cassandra o dell’inganno, l’alto e ipnotico spettacolo con la magnetica Elisabetta Pozzi che prosegue la sua collaborazione con il CTB dopo il successo degli ultimi allestimenti realizzati insieme.

In scena per la cinquantunesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata L’arte è pace, Cassandra o dell’inganno sarà al Teatro Renato Borsoni di Brescia (Via Milano, 83) dal 7 al 12 gennaio 2025, tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30.

Pochi i biglietti ancora disponibili, acquistabili sui canali del CTB.

Lo spettacolo vede la drammaturgia di Elisabetta Pozzi, realizzata con la collaborazione di Massimo Fini. La regia e l’interpretazione sono di Elisabetta Pozzi, le musiche e il disegno luci di Daniele D’Angelo, lo spazio scenico di Guido Buganza, i movimenti di Alessio Romano per una produzione firmata Centro Teatrale Bresciano.

Cassandra o dell’inganno è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.

Elisabetta Pozzi da molti anni lavora intorno ai grandi temi e archetipi dell’antichità: Elektra di Hoffmannsthal, Medea, Ippolito e Ecuba di Euripide, Elena e Fedra di Ghiannis Ritsos sono soltanto alcuni dei testi che ha affrontato nel corso della sua carriera.

Tra i personaggi più frequentati in questo lungo dialogo con le radici del teatro occidentale c’è Cassandra, oggetto di numerosi studi e spettacoli di cui questo Cassandra o dell’inganno è l’ultima tappa.

Elisabetta Pozzi ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo ed Euripide, compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana – cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e, insieme, la condanna di non essere creduta – raccogliendo liberamente suggestioni e riletture da grandi testi e autori di ogni tempo, da Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos, fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini.

In un montaggio avvincente, emerge un ritratto originale di una delle figure femminili del Mito più profondamente tragiche, per l’impotenza e la tremenda solitudine che la connotano nel sostenere il peso della conoscenza.

Dispiegando il suo talento, Elisabetta Pozzi porta in scena una figura di grande modernità, in cui convivono forza e fragilità, dando corpo e voce a un personaggio indimenticabile.

In questo emozionante spettacolo il mito di Cassandra prende nuovamente vita sotto i nostri occhi, attraversando le epoche con la sua dolorosa e inascoltata capacità di preveggenza, fino a prefigurare, nell’epilogo scritto a quattro mani con Massimo Fini, un futuro incerto per la nostra civiltà orfana di identità, in cui l’uomo moderno – con la sua incapacità di porsi dei limiti – “è ormai diventato un minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola, e di cui è l’unico prigioniero”.

Il compositore Daniele D’Angelo ha creato una partitura musicale e sonora raffinata, un filo rosso che attraversa lo spettacolo intrecciandosi alle parole alte e attualissime di Cassandra.

Per offrire al pubblico un’occasione di approfondimento dello spettacolo, il Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia propone il secondo incontro del ciclo I pomeriggi al CTB, rassegna giunta alla sua nona edizione e curata da Lucia Mor, ordinario di Letteratura tedesca dell’Università Cattolica. Giovedì 9 gennaio 2025 alle ore 17.00 presso il Teatro Mina Mezzadri di Brescia (Contrada Santa Chiara, 50/A), Elisabetta Pozzi dialogherà con il giornalista e scrittore Massimo Fini sul tema “Mente in fiamme. Cassandra, profezia e solitudine”. La partecipazione all’incontro è gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili.