Una partnership speciale per illuminare il futuro dei bambini in un quartiere dove il numero di minori è nettamente superiore alla media della città e con una significativa presenza di nuclei familiari in condizioni di fragilità socio-economica.
In occasione del Christmash-up, il Natale Juventus che celebra le differenze e l’integrazione, Juventus scende in campo al fianco dell’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro per riqualificare e sostenere per i prossimi anni il Punto Luce di Save the Children nel quartiere Vallette di Torino, a soli 800 metri dall’Allianz Stadium, che si trasformerà così in un vero e proprio hub educativo rivolto ai minori e ai loro genitori e aperto alle realtà presenti sul territorio.
Con un unico obiettivo: offrire ai bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni, quelle opportunità educative indispensabili per il loro sviluppo e il loro futuro, ma di cui troppo spesso continuano ad essere privati, tra cui sostegno allo studio, promozione della lettura, laboratori artistici e musicali, accesso alle nuove tecnologie, sport e attività motorie.
L’impegno di Juventus in favore del Punto Luce di Torino Vallette – situato in via Fiesole 19/A, a pochi passi dall’Allianz Stadium, e che è gestito da Save the Children in collaborazione con l’Associazione Vides Main – permetterà di raddoppiare gli spazi attualmente disponibili nella struttura, trasformando così il centro – che dal 2014 ad oggi è stato frequentato da quasi 1.000 bambini e ha coinvolto circa 250 mamme e papà – in un vero e proprio hub educativo aperto alle tante realtà attive sul territorio e in cui, oltre alle attività del Punto Luce, verranno integrate anche quelle dello Spazio Mamme, il progetto di Save the Children destinato alle mamme e ai bambini tra 0 e 6 anni.
“In questi anni attraverso il calcio e le sue progettualità, Juventus si è impegnata responsabilmente nei confronti dei propri stakeholder. Oggi il mondo ci chiede un’evoluzione, un cambio di passo. Non solo sul campo dove abbiamo costruito la nostra Storia, ma anche nei contesti che ci circondano, facendo leva sui valori dello Sport per contribuire concretamente all’evoluzione della Società e delle nuove generazioni. L’educazione e le giovani generazioni sono i pilastri portanti del nostro impegno e la partnership con Save the Children rappresenta un importante passo di questo percorso. Con la riqualificazione e il sostegno al Punto Luce di Torino diamo un segno concreto e offriremo ulteriori opportunità al nostro territorio. Oltre al supporto ai ragazzi e alle famiglie della zona, che rimane l’obiettivo principale, questa opportunità si rivolge anche alle persone di Juventus e ai nostri partner. Si tratta di una nuova possibilità di imparare e crescere insieme mettendosi in gioco in prima persona su un nuovo campo”, ha dichiarato Andrea Agnelli, Presidente della Juventus.
“Siamo estremamente felici e orgogliosi di avere Juventus al nostro fianco nel contrasto alla povertà educativa, che priva ancora troppi bambini e bambine, nel nostro Paese, della possibilità di vivere a pieno la propria infanzia e costruirsi il futuro al quale hanno semplicemente diritto. Grazie a questa partnership preziosissima, tantissimi bambini del quartiere Vallette e delle aree limitrofe avranno l’opportunità di scoprire e coltivare le proprie passioni e talenti, di perseguire le proprie aspirazioni e i propri sogni, di crescere e apprendere come ogni bambino in Italia e al mondo dovrebbe. E ancora una volta Juventus è scesa in campo con lo stile che la contraddistingue, l’impegno a dare il meglio, inserendo un ulteriore tassello nel percorso intrapreso insieme per vincere la partita contro la povertà educativa, la più importante per tanti bambini”, ha dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children.
In Piemonte, quasi 1 minore su 5 vive in condizioni di povertà relativa, quasi 7 su 10 non svolgono attività culturali, come andare a teatro, visitare un museo o monumenti, e sono in crescita rispetto a dieci anni fa i giovani che non studiano, non lavorano né fanno formazione, una condizione che riguarda quasi 1 giovane su 5. E a Torino, dove più del 15% del totale della popolazione è costituito da minori, la riqualificazione e il sostegno del Punto Luce rappresenta un intervento speciale in un’area del capoluogo piemontese dove il numero di minori è nettamente superiore alla media della città e caratterizzato da una significativa presenza di nuclei familiari in condizioni di fragilità socio-economica.
I Punti Luce rientrano nell’ambito della campagna “Illuminiamo il futuro” lanciata da Save the Children a partire dal 2014 per il contrasto alla povertà educativa, che ha gravissime conseguenze sull’apprendimento dei minori e sulla possibilità di costruirsi il futuro al quale hanno diritto. In Italia, più di 1,2 milioni di minori vivono in condizioni di povertà assoluta, senza i beni necessari per condurre una vita accettabile, un numero più che triplicato negli ultimi dieci anni. Il 14,5% dei ragazzi, inoltre, lascia prematuramente gli studi e quasi 1 minore su 2 non legge neanche un libro all’anno. Numeri che trovano riscontro anche nei dati Ocse-Pisa sulle competenze scolastiche dei 15enni appena pubblicati, secondo i quali i risultati degli alunni, in Italia, sono peggiorati sia in lettura che in scienze, mentre 1 su 4 non raggiunge le competenze minime in matematica.