Sabato 18 Officina Pasolini, il Laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio, in collaborazione con Amnesty International Italia, Alice nella Città, Teatro Trianon Viviani, dà vita a una maratona artistica a sostegno della popolazione iraniana che sta combattendo per la libertà nel proprio paese.
La rivoluzione è un lavoro poetico. Donna, Vita, Libertà, questo il titolo dell’evento gemello a quello da poco organizzato a Napoli da Marisa Laurito con una raccolta firme su Change.Org che ad oggi ha superato le 160.000 adesioni – inizierà alle 18.00 con la proiezione di un film e proseguirà con una lunga sequenza di testimonianze, interventi ed esibizioni musicali.
“Non si può restare indifferenti di fronte a quello che accade in Iran da mesi – sono le parole di Tosca, supervisore artistico di Officina Pasolini – Di fronte alle violenze del regime degli ayatollah, che reprimono i diritti di donne e uomini, in gran parte giovanissimi, uccidendoli e seviziandoli con metodi atroci, l’Occidente deve alzare la voce. In Iran è in atto una vera e propria rivoluzione e la repressione è feroce. Oggi però, a differenza del passato, quello che accade nelle piazze di Teheran e nell’intero Paese è sotto gli occhi di tutti, così come quello che fa la polizia morale per reprimere le proteste, imponendo le proprie regole macchiate di sangue, morte e violenza”.
Officina Pasolini e tutte le persone che hanno deciso di sostenere questa iniziativa hanno scelto di non voltare le spalle e di essere la voce di ogni donna, di ogni uomo, ragazzo o ragazza che sia, di ogni essere umano che ami la libertà.
“Tenere accesi i riflettori su quello che sta accadendo – prosegue Tosca – è il nostro impegno, il nostro dovere. La nostra attenzione sarà costante e incessanti saremo nel chiedere alla classe politica italiana ed europea la fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati. Noi siamo con la popolazione iraniana che combatte per la libertà, perché la libertà è universale e quando si colpisce uno di loro si colpisce l’intera umanità. Questo me lo ha insegnato Lina Ben Mhenni, blogger e attivista per i diritti umani morta giovanissima. Ho avuto il piacere di incontrarla a Tunisi e mi ha insegnato tanto sul valore di quella libertà per cui ha lottato fino alla fine”.
La rivoluzione è un lavoro poetico inizierà alle 18.00 con la proiezione del film Radiograph of a Family, storia famigliare autobiografica della regista iraniana Firouzeh Khosrovani, figlia di padre laico e madre musulmana praticante, e proseguirà con una maratona a cui collaboreranno attori, autori, musicisti, conduttori, fotografi, street artist, esperti di diritti umani, lavoratori del settore dello spettacolo e della cultura tra cui: Tosca, Marisa Laurito, Riccardo Noury, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Rocco Papaleo, Maria Pia De Vito, Raiz, Valentina Lodovini, Federica Sabatini, Joe Barbieri, Margherita Vicario, Andrea Bosca, Violante Placido, Antonella Attili, Laika, Ascanio Celestini, Giovanna Famulari, Massimo De Lorenzi, Luca Scorziello, Elisabetta Pasquale, Fabia Salvucci, Carolina Sisto, Olena Kozinina, Camilla Pujia, Carlotta Procino, Leila e Sara Shirvani, Iris Michelle e Francesca Feci, Martina Martorano, Valentina Petrini, Fabia Bettini, Giorgio Cappozzo, Davide Dose, Annarita Masullo, Valentina Romano, Francesca Corbo, Antonella Mucciaccio, Shirin Amini, Gaia Furrer, Bijan Mo e Elahe Shahrudi, Hamid Ziarati, Sabika Shah Povia, Marcella Chiummo, Viviana Concas, Aurora Elisei, Giulio Falla, Alessandro Greggia, Stefano Valentini.
Dopo Napoli e Roma, la maratona in difesa della libertà della popolazione iraniana proseguirà in gemellaggio con altre città, tra cui Milano, Taranto e Torino, dove si stanno mobilitando altrettanti artisti e persone della società civile.