Con un viaggio alla scoperta della Siena medievale che fu precoce insediamento della cavalleria templare prosegue “Siena Audace”, il ciclo di incontri che propone una lettura singolare della città attraverso l’analisi di alcuni particolari momenti storici e di una serie di personaggi fondamentali per la cultura senese.
È dedicata alla figura di san Galgano, fedele monaco-guerriero, vero e proprio modello di riferimento per il cavaliere medievale la conferenza – ad ingresso gratuito – che sabato 1 febbraio avrà luogo presso la sede dell’Associazione Archeosofica di Siena (via Banchi di Sopra 72 – inizio ore 17.30) a cura di Giulia Ercole.
Fiumi di inchiostro sono stati versati nell’impresa di gettare luce sulla storia di questo antico e ancora oggi misterioso ordine militare e religioso. Le fonti vorrebbero che i Templari siano stati costituiti in Palestina nell’anno 1118 con l’obiettivo di difendere i luoghi Santi dalla cristianità e i pellegrini che vi si recavano, ma di fatto sulle loro origini ancora il dibattito è aperto. Sarà poi nel concilio di Troyes del 1129 che grazie a San Bernardo di Chiaravalle l’ordine riceverà la propria regola. I “Cavalieri del Tempio di Gerusalemme” sacerdoti ma anche guerrieri, in appena due secoli si diffusero in tutta Europa diventandone il fuoco e l’epicentro della rinascita spirituale e culturale.
Siena accolse il messaggio di questa nuova cavalleria in maniera inaspettatamente precoce, tant’è che il primo insediamento dei Templari nella città del Palio è del1148.
Addirittura Siena, prima città ghibellina d’Italia, vedrà il fiorire di un ordine monaco-cavalleresco autoctono, i monaci-cavalieri di san Galgano, che tanto contribuirono alla grandezza della città ed alla sua identità, forgiando quel carattere audace che caratterizza i suoi figli.
Il ciclo di incontri dedicati a “Siena Audace” proseguirà poi sabato 8 febbraio con “L’Allegra Brigata: la Siena di santa Caterina” nella presentazione di Giulia Ercole e Chiara Gelli.
Ultimo appuntamento è sabato 15 febbraio con “Siena e i suoi geni: Ambrogio Lorenzetti Fedele d’Amore” sempre a cura di Giulia Ercole.
I quattro incontri saranno arricchiti da una serie di visite guidate che prenderanno il via il 23 febbraio dalla Pinacoteca di Siena (con inizio alle ore 10.15)