Ombre, come zone inosservate, impervie, trascurate. Al Teatro Agricantus di Palermo è pronta a partire la stagione Teatro da Kamera imbastita da Gaia Vitanza che quest’anno si intitola Zone d’Ombra, «per quanto la luce possa comandare attenzione – scrive Gaia Vitanza – l’ombra non mancherà di proiettarsi e racconterà una storia diversa. Forse una sagoma, forse una città nella notte, forse un segreto nascosto in una ninna nanna o il gradino più oscuro del nostro viaggio».
Dal 19 novembre al 17 dicembre il Teatro Agricantus di Palermo, di cui è direttore artistico Vito Meccio, ospiterà i martedì cinque spettacoli di prosa contemporanea capaci di trasformare le emozioni in voce, risate, musica, immagini e poesia.
Il primo appuntamento martedì 19 novembre alle ore 21 è con Marco Manera e il suo “Parisea”, un monologo di narrazione di cui è autore e interprete, che è anche una favola antica dal gusto contemporanea, che parla di ieri ma soprattutto di oggi. “Parisea” è la storia di un bambino e di una Sicilia arcaica, in cui la gente, per campare, emigrava in America, ma sognava di non dover scappare più. E’ la storia di un bambino che sognava un luogo migliore in cui vivere, senza disperazione, senza violenza e senza sopraffazioni. E’ la storia di un bambino che sognava di costruire una nuova città, accanto al suo paese martoriato dalla mafia e dalla povertà. La sua città ideale l’avrebbe chiamata Parisèa, dove tutto sarebbe stato perfetto. Una città dalla quale nessuno sarebbe voluto mai andar via, e in cui vivere sarebbe stato bellissimo.
La stagione Teatro da Kamera “Zone d’ombra” prosegue martedì 26 novembre con “Notte intera senza sonno”, un omaggio alla vita di Rosa Balistreri di Marco Alessi e Salvo Rinaudo portato in scena da Giovanna Criscuolo, che firma anche la regia. In un ipotetico dietro le quinte di Sanremo 1973 – anno in cui il brano “Terra ca non senti” fu escluso dalla 23esima edizione del Festival – Giovanna Criscuolo dà voce e anima alla cantautrice di Licata, mentre le sonorità del basso negli arrangiamenti dal vivo di Ambra Scamarda rendono intimo e potente un canto che si fa “cunto”. Martedì 3 dicembre, forte del successo registrato la scorsa stagione, torna in scena Sofia Muscato, beniamina del pubblico palermitano che da anni su occupa di “filosofia divertente” un progetto con cui porta in giro dei reading in siciliano e in chiave ironica: con “Fuoco dell’interno”, questa volta Sofia Muscato prende di mira il Sommo Poeta e l’inferno della Divina Commedia attraverso cui condurrà il pubblico, indossate le vesti del narratore ironico, a riveder le stelle.
Martedì 10 dicembre sarà la volta di “Un colpo di pistola”, testo di Clelia Cucco, Ernesto Maria Ponte e Adriano Meccio iberamente ispirato a “E’ stato così” di Natalia Ginzburg. Un monologo interiore, portato in scena da Clelia Cucco, che è la confessione violenta di una donna tradita, che vede sgretolarsi il suo mondo. Martedì 17 dicembre, infine, conclude la rassegna “Tutte le fiabe con cui non voglio rovinarti”, uno spettacolo dissacrante scritto da Gaia Vitanza e interpretato da Rosanna Mercurio, che analizzando i grandi della letteratura per ragazzi pone l’attenzione sui miti che ci hanno portati ad essere adulti ansiosi, persone stabilmente instabili e genitori ribelli.
Il Teatro Agricantus è sostenuto dalla Regione Siciliana -Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo, che ne ha riconosciuto il ruolo e la funzione artistica, e dal Mic – Ministero della Cultura.
INFORMAZIONI
Teatro Agricantus. Biglietteria via XX Settembre, 80 – Tel. 091 309636
Da martedì a sabato ore 11.00 – 13.30 e 17.00 – 20.00; domenica ore 17.00 – 20.00
Biglietteria on line: www.agricantus.cloud https://agricantus.organizzatori.18tickets.it/